Il movimento ascendente avviato lo scorso 29 gennaio sul supporto statico posizionato a 8,076 euro e caratterizzato dall’ampio gap up aperto nella seduta del 3 febbraio ha spinto le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Matteo Del Fante in area 11,30 euro, non lontano quindi dal record storico del 19 febbraio del 2020 a 11,635 euro.
Il mancato superamento di questo ultimo fondamentale livello potrebbe, però, rappresentare per i corsi delle azioni Poste Italiane un primo segnale di stanchezza per il sopracitato uptrend, con il conseguente pericolo di aver avviato la formazione di una pericolosa figura ribassista, denominata doppio massimo. A questo scopo è necessario che le quotazioni dei titoli del gruppo attivo nella gestione del servizio postale e nella logistica, ma anche nel settore finanziario, assicurativo e delle telefonia scivolino al di sotto di un primo supporto statico posto a 11,02 euro, con possibile discesa fino al successivo supporto statico, ma anche dinamico, individuabile a 10,685 euro. Nel caso poi di rottura al ribasso di questo livello, i corsi delle azioni Poste Italiane potrebbero indirizzarsi rapidamente verso un primo obiettivo di breve periodo posizionabile a 10,335 euro, al di sotto del quale il successivo target è 10,025 euro.
L’attuale uptrend, al contrario, potrebbe continuare nel caso di superamento di una prima resistenza statica posta a 11,425 euro, anche se il vero banco di prova per l’attuale movimento ascendente è rappresentato per le quotazioni dei titoli del gruppo romano dal sopracitato massimo assoluto a 11,635 euro. L’eventuale rottura al rialzo di questo livello proietterebbe poi i corsi delle azioni Poste Italiane in territori inesplorati con i due obiettivi che possono essere individuati in corrispondenza di 12 euro, il primo target, e 12,50 euro, il secondo.
La performance da inizio anno dei titoli Poste Italiane è +35,5% (-17,8% nell’intero 2020) e il target price medio sulla base dei contributi dei 13 analisti rilevati da Bloomberg è 12,81 euro, con un potenziale ribassista del 13,7 per cento.
Quotazione di riferimento: 11,27 euro
+10,9% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 12,50 euro;
+6,5 % è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 12,00 euro;
+3,2% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 11,635 euro;
+1,4% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 11,425 euro;
-2,2% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 11,02 euro;
-5,2% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 10,685 euro;
-8,3% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 10,335 euro;
-11,0% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 10,025 euro.