Mercati asiatici – Vendite diffuse, resiste Shenzhen (+0,1%)

Giornata all’insegna delle vendite per le principali piazze finanziarie asiatiche dopo la seduta dal finale debole di Wall Street guidata dal calo dei grandi titoli tecnologici.

Intanto gli investitori sono in attesa della pubblicazione dei verbali dell’ultimo incontro di definizione delle politiche della Federal Reserve. Sullo sfondo restano i timori che un aumento dell’inflazione induca la Fed ad allentare la politica monetaria ultra accomodante nonostante le rassicurazioni.

All’indomani della diffusone dei dati sul PIL giapponese, contrattosi a un tasso annuo del 5,1% nel primo trimestre 2021, Fitch Solutions prevede che l’economia nipponica crescerà del 2,5% quest’anno, evidenziando la sfida mentre il paese combatte contro le crescenti infezioni da coronavirus.

“Il lento lancio della vaccinazione nel paese significa che il paese continua ad affrontare rischi di sporadiche restrizioni ai movimenti e altre misure restrittive che interromperanno una sana ripresa dell’attività”, afferma il rapporto.

Le Olimpiadi di Tokyo, che inizieranno alla fine di luglio, si terranno in una capacità così ridotta, “i guadagni economici positivi dell’evento saranno probabilmente trascurabili” segnala lo studio.

Sul fronte macro, secondo la lettura finale del Ministero dell’Economia, del Commercio e dell’Industria giapponese, a marzo la produzione industriale è aumentata dell’1,7% su base mensile, dopo il -1,3 di febbraio. La lettura preliminare indicava un aumento del 2,2%. Su base annua il dato evidenzia un incremento del 3,4% dopo il -2% di febbraio (+4% a marzo preliminare).

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si attesta a 1,2241 mentre il dollaro/yen si fissa a 108,93. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent a 67,98 dollari al barile (-1,1%) e il Wti a 64,75 dollari al barile (-1,2%). Oro a 1.873,40 dollari l’oncia (+0,3%).

Tornando ai listini asiatici, in Cina Shanghai in flessione dello 0,6% e Shenzhen sulla parità (+0,1%). In Giappone il Nikkei e il Topix cedono rispettivamente l’1,7% e l’1%.

Nel pacifico, il listino australiano lascia sul terreno il 2%.

Il tutto dopo le seguenti chiusure di ieri a Wall Street: Nasdaq (-0,6%), Dow Jones (-0,8%) e S&P 500 (-0,9%).