Mercati – I timori sull’inflazione frenano i listini, Milano chiude a -1,6%

Le Borse europee archiviano una seduta negativa, complice l’andamento in ribasso di Wall Street. Sui listini sono tornate a pesare le preoccupazioni legate all’inflazione, a cui si sono aggiunti i timori per la recrudescenza del virus in alcuni Paesi.

A Milano, il Ftse Mib ha lasciato sul terreno l’1,6% in area 24.487 punti, in calo come il Dax di Francoforte (-1,8%), il Cac 40 di Parigi (-1,4%), il Ftse 100 di Londra (-1,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (-1,4%). Oltreoceano, arretrano Dow Jones (-1,3%), S&P 500 (-1,1%) e Nasdaq (-0,9%).

Il focus degli investitori è rivolto alla diffusione, questa sera, dei verbali relativi all’ultima riunione del Fomc, che potrebbero fornire indicazioni sulle eventuali tempistiche di un tapering da parte della banca centrale statunitense.

Le minute dovrebbero comunque confermare la visione secondo cui un rialzo dei tassi resta lontano. Nelle ultime settimane, infatti, vari esponenti della Federal Reserve hanno più volte rassicurato che manterranno l’attuale politica monetaria accomodante per il tempo necessario alla piena ripresa dell’economia, definendo l’inflazione un fenomeno transitorio.

Dall’agenda macro sono giunti in mattinata i dati sull’inflazione dell’Eurozona di aprile, che hanno evidenziato un’accelerazione all’1,6% dall’1,3% di marzo.

Sul Forex l’euro/dollaro si attesta in area 1,2216, mentre il cambio fra biglietto verde e yen si fissa a 108,8. Da segnalare il crollo del bitcoin a circa 30.400 dollari, dopo che la Cina ha vietato alle istituzioni finanziarie e alle società di pagamento di fornire servizi relativi a transazioni in criptovalute e ha messo in guardia gli investitori sul trading speculativo.

Tra le materie prime accelerano al ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-3,4%) a 66,41 dollari e il Wti (-3,7%) a 63,08 dollari, in scia alla possibilità di maggiori forniture dall’Iran e dopo l’aumento delle scorte settimanali di petrolio negli Usa in linea alle attese evidenziato dall’EIA.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a 123 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,12%.

Tornando a Piazza Affari, sul Ftse Mib resistono alle vendite Amplifon (+0,6%), Banco Bpm (+0,5%), sostenuto dai rumor di M&A, A2A (+0,3%), Diasorin (+0,3%) e Recordati (+0,2%). Arretrano in particolare Tenaris (-2,7%), Buzzi Unicem (-3,6%) e Cnh (-5,4%).