Continuano a rincorrersi i rumor sul futuro di Carige, su cui prevale l’incertezza dopo il recente passo indietro di Cassa Centrale Banca (che resta azionista con l’8,34% del capitale).
Secondo quanto riporta MF, il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), che detiene l’80% del capitale dell’istituto genovese, sta portando avanti insieme agli advisor l’iter per individuare un potenziale acquirente.
L’obiettivo sarebbe quello di ricevere le offerte vincolanti entro l’autunno per poi portare a termine un’aggregazione entro fine anno. A luglio, secondo il quotidiano, si potrebbe arrivare a definire una lista dei potenziali operatori interessati per poi fare le valutazioni del caso entro settembre.
Oltre ad operatori bancari, sarebbero sondati anche fondi (anche se sarebbe la prima volta che una realtà come Carige finisse sotto il controllo di un investitore istituzionale). L’iter è partito da circa venti giorni.
Il potenziale acquirente potrebbe beneficiare di Dta per 1,3 miliardi, per 827 milioni iscritte a bilancio e 491 milioni fuori bilancio.
Nel frattempo, starebbe proseguendo anche l’iter autorizzativo che dovrebbe portare al ritorno a Piazza Affari del titolo della banca ligure dopo quasi due anni e mezzo dalla sospensione disposta dalla Consob a inizio 2019 con il commissariamento.
Secondo il giornale, starebbe continuando le interlocuzioni con le authority per la stesura e la presentazione del prospetto, la cui redazione è stata affidata a un legale. Al momento non c’è una tempistica precisa per il ritorno a Piazza Affari, ma non è da escludere che possa avvenire entro la prima metà di luglio.