Mercati – Previsto avvio sopra la parità, a Milano da seguire Tim

Le borse europee dovrebbero iniziare la seduta sopra la parità, all’indomani della diffusione dei verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve da cui è emersa la possibilità dell’avvio del dibattito sul tapering.

Chiusura debole ieri a Wall Street, con i principali indici americani che sono però riusciti a recuperare parte delle perdite nel finale terminando la sessione in prossimità dei massimi di giornata.

Lo S&P 500 ha perso lo 0,3%, segnando un ribasso per la terza seduta consecutiva, e il Dow Jones lo 0,5%, mentre il Nasdaq è rimasto sostanzialmente invariato.

Tra i mercati asiatici, stamane, Tokyo ha chiuso in lieve rialzo dello 0,2%, mentre Shanghai avanza dello 0,1% e Hong Kong cede lo 0,5% alla riapertura dopo la pausa per festività di ieri.

Il rally dell’azionario globale ha perso forza nelle ultime settimane, in scia ai timori legati al crescere delle pressioni inflazionistiche a cui si è aggiunta la recrudescenza del virus in alcuni Paesi.

Il focus dei mercati è rivolto in particolare a qualsiasi indizio riguardante le tempistiche di una riduzione degli stimoli monetari da parte delle banche centrali, anche se i policymaker hanno più volte ribadito l’intenzione di mantenere un orientamento accomodante per un periodo prolungato.

Dalle minute della Fed diffuse ieri sera è emerso però che alcuni membri dell’istituto di Washington potrebbero essere aperti a discutere un aggiustamento del ritmo del massiccio piano di acquisto bond mensili, se l’economia Usa continuerà il suo rapido recupero.

Sul fronte macro l’agenda di oggi prevede l’uscita nel pomeriggio in Usa delle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, previste in ulteriore discesa e attorno a quota 450 mila unità.

Per quanto riguarda l’azionario, da seguire Tim dopo la diffusione ieri a mercati chiusi dei risultati del primo trimestre 2021, chiuso con ricavi stabili a 3,8 miliardi e un risultato netto adjusted pari a 0,1 miliardi.

Il gruppo ha sottolineato inoltre come sia proseguito il percorso di riduzione del debito in linea con gli obiettivi di piano, evidenziando una diminuzione dell’indebitamento finanziario netto rispetto allo scorso anno di 5,6 miliardi a 21,15 miliardi.