Mercati – Rimbalzo in avvio per l’Europa, Ftse Mib a + 0,5%

Apertura sopra la parità per le borse europee, all’indomani della diffusione dei verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve da cui è emersa la possibilità dell’avvio del dibattito sul tapering.

A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,5% in area 24.600 punti. In positivo anche il Dax di Francoforte (+0,7%), il Ftse 100 di Londra (+0,6%), il Cac 40 di Parigi (+0,6%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%).

Il rally dell’azionario globale ha perso forza nelle ultime settimane, in scia ai timori legati al crescere delle pressioni inflazionistiche a cui si è aggiunta la recrudescenza del virus in alcuni Paesi.

Il focus dei mercati è rivolto in particolare a qualsiasi indizio riguardante le tempistiche di una riduzione degli stimoli monetari da parte delle banche centrali, anche se i policymaker hanno più volte ribadito l’intenzione di mantenere un orientamento accomodante per un periodo prolungato.

Dalle minute della Fed diffuse ieri sera è emerso però che alcuni membri dell’istituto di Washington potrebbero essere aperti a discutere un aggiustamento del ritmo del massiccio piano di acquisto bond mensili, se l’economia Usa continuerà il suo rapido recupero.

Sul fronte macro l’agenda di oggi prevede l’uscita nel pomeriggio in Usa delle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, previste in ulteriore discesa e attorno a quota 450 mila unità.

Intanto sul Forex il biglietto vere è poco mosso nei confronti delle altre valute con il cambio dollaro/yen in area 109, mentre l’euro/dollaro viaggia poco sotto quota 1,22 in attesa oggi del discorso del presidente della Bce Christine Lagarde.

Tra le materie prime timido rimbalzo delle quotazioni del greggio dopo il tonfo di ieri, con il Brent (+0,4%) a 66,9 dollari e il Wti (+0,5%) a 63,7 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 122 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,13%.

Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Cnh (+1,3%), Unicredit (+1,2%), Telecom Italia (+0,9%) ed Exor (+0,9%), mentre arretrano le utilities Terna (-0,2%), Snam (-0,1%) ed Hera (-0,1%).