Mercati Usa – Partenza negativa e recupero nel finale

Ancora una giornata incerta con gli indici che partono in rosso ma non crollano e progressivamente, tra alti e bassi, recuperano gran parte delle posizioni chiudendo sui massimi intraday.

Il Nasdaq termina praticamente invariato, mentre arretrano sia lo S&P500 (-0,3%) che il Dow Jones (-0,5%) ed il Russell 2000 (-0,9%).

VIX in rialzo di cinque punti percentuali a 22,1 dopo aver segnato un massimo iniziale a quota 26.

Tesla chiude ancora negativa (-2,5%), mentre i big tecnologici terminano sostanzialmente invariati.

Sul mercato obbligazionario il rendimento del titolo decennale sale di tre punti base al 1,67%.

Si sgonfia, almeno per una seduta, la bolla delle materie prime con il petrolio che perde il tre e mezzo per cento e scivola a 63,5 dollari al barile. Cede anche il rame oltre due punti percentuali al pari di alcune delle materie prime agricole, quali frumento e mais.

Tra i metalli preziosi tiene molto bene l’oro che chiude invariato, mentre l’argento lascia sul terreno quasi due punti percentuali.

Altra giornata pesante per le cripto valute che continuano a subire forti oscillazioni, in scia alla decisione del governo cinese di vietare qualsiasi forma di trading e di scambio di queste monete nel Paese.

Sul mercato valutario, l’incertezza aiuta il dollaro a risalire a quota 1,218 nei confronti della moneta unica, in quello che appare tuttavia come un effimero recupero e non un’inversione di tendenza rispetto ai cali delle sedute precedenti.