Il mancato superamento dell’importante barriera a 9,80 euro ha favorito l’avvio di un movimento ribassista di breve periodo, con le quotazioni dei titoli del gruppo attivo nelle infrastrutture per le telecomunicazioni elettroniche che sono scivolate fino a 9,20 euro per poi risalire leggermente in area 9,30 euro, incrociando in questa fase di recupero le principali medie mobili (a 200, a 100 e 50 osservazioni). Da segnalare che il downtrend in esame dei corsi delle azioni Inwit si è sviluppato all’interno di un quadro grafico neutrale nel medio termine, mentre in ottica di lungo periodo l’impostazione è rimasta sostanzialmente rialzista.
Ai livelli attuali, il cedimento di un primo supporto statico posto euro a 9,14 euro potrebbe implicare per le quotazioni dei titoli del gruppo milanese la decisa ripresa dell’attuale trend ribassista di breve periodo, con possibile discesa fino al successivo supporto statico individuabile a 8,85 euro. L’eventuale rottura al ribasso di questo livello potrebbe poi far scivolare rapidamente i corsi delle azioni Inwit verso i due obiettivi di breve periodo posizionabili rispettivamente a 8,51 euro, il primo, e a 8,25 euro, il secondo.
Un importante segnale di forza per le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Giovanni Ferigo, al contrario, potrebbe essere rappresentato dal breakout di una prima resistenza statica posta a 9,428 euro in quanto l’aver oltrepassato le sopracitate medie mobili potrebbe permettere un allungo in direzione della sopracitata a barriera a quota 9,80 euro. Nel caso poi di rottura al rialzo di questo livello, i corsi delle azioni Inwit potrebbero mettere nel mirino un primo obiettivo di breve periodo posizionabile a 10,06 euro, al di sopra del quale il successivo target è 10,34 euro.
La performance da inizio anno dei titoli Inwit è -6,3% (+13,7% nell’intero 2020) e il target price medio sulla base dei contributi dei 21 analisti rilevati da Bloomberg è 12,34 euro, con un potenziale rialzista del 32,7 per cento.
Quotazione di riferimento: 9,30 euro
+11,2% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 10,34 euro;
+8,2% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 10,06 euro;
+5,3% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 9,796 euro;
+1,4% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 9,428 euro;
-1,7% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 9,14 euro;
-4,8% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 8,85 euro;
-8,5% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 8,51 euro;
-11,3% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 8,25 euro.