Nell’esercizio 2021/2021, chiusosi lo scorso 31 marzo, Compagnie Financière Richemont ha registrato vendite per 13,1 miliardi, in calo su base annua dell’8%.
Un anno in due fasi, ha spiegato la società in una nota, con vendite diminuite di un quarto nella prima metà dell’anno fiscale, che ha coinciso con le prime misure di contenimento, prima di rimbalzare del 12% nella seconda metà dell’anno fiscale, grazie alla Cina e alle vendite online.
L’Ebitda è sceso del 9% a 7,9 miliardi, con il relativo margine attestatosi al 59,8% delle vendite (-70 bp).
L’Ebit è diminuito del 3% a 1,5 miliardi, con il relativo margine aumentato all’11,2% (+50 bp).
Il gruppo svizzero del lusso ha chiuso l’esercizio con un utile balzato del 38% a 1,3 miliardi.
“Dato un contesto economico in miglioramento, una solida generazione di flussi di cassa e interessanti prospettive a lungo termine per il settore dei beni di lusso”, il management ha ritenuto giustificato un incremento del dividendo.
Il Cda pertanto proporrà alla prossima assemblea degli azionisti, prevista per l’8 settembre 2021, un dividendo in contanti di 2,00 CHF per azione “A” (e CHF 0.20 per azione “B”), contro 1,00 CHF dell’esercizio precedente.