Il Ftse Italia Servizi Finanziari chiude con un guadagno dello 0,5% e allineato all’analogo indice europeo (+0,6%), beneficiando della tenuta del comparto bancario (+0,1%) e risultando poco meno vivace del Ftse Mib (+0,9%).
Sui mercati sono scattate le preoccupazioni legate al rialzo dell’inflazione, che potrebbero portare le banche centrali a rallentare le proprie politiche ultra accomodanti.
In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta da un lato sull’andamento dei contagi e sulle misure restrittive (e il loro allentamento) per rallentare la corsa del virus e, dall’altro, sulla prosecuzione della campagna vaccinale, che sta entrando nel vivo.
In Italia il focus è sul Recovery Plan da oltre 200 miliardi elaborato dal Governo che è stato inviato alla Commissione Europea.
La buona resilienza mostrata dal settore creditizio ha impattato solo parzialmente sui titoli del risparmio gestito, tra i quali sul Ftse Mib si mettono in luce Fineco (+0,4%), Banca Generali (+0,8%) e Azimut (+0,4%).
Sul listino principale risale Nexi (+2,1%), che nei prossimi mesi finalizzerà le fusioni con Sia e Nets.
Sul Mid Cap sottotono Banca Ifis (-0,8%), Cerved (-0,2%) e doValue (-0,3%).
Sullo Small Cap frena Banca Intermobiliare (-0,5%), che ha avviato l’iter per un nuovo aumento di capitale.