Mercati – Piazza Affari (-0,3%) frenata dalle cedole, Europa incolore senza Francoforte

Prosegue poco mossa la mattinata delle borse europee, in una giornata che vede Francoforte chiusa per festività e Piazza Affari appesantita dallo stacco dividendi di quasi la metà delle società del Ftse Mib, per un impatto complessivo dello 0,89%.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,3% in area 24.890 punti, mentre viaggiano poco distanti dalla parità il Ftse 100 di Londra (+0,2%), il Cac 40 di Parigi (+0,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,05%). Rialzi nell’ordine del mezzo punto percentuale per i derivati su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq.

Gli operatori continuano a monitorare il recupero dell’economia e l’andamento della pandemia, consapevoli che prima o poi le banche centrali dovranno ridurre gli stimoli monetari. Sebbene le aspettative di un’accelerazione dell’inflazione siano leggermente diminuite negli ultimi giorni, persistono i timori che la ripresa post pandemia possa alimentare pressioni sui prezzi tali da indurre un ridimensionamento dei massicci piano di sostegno all’economia.

Nessun appuntamento macroeconomico significativo in agenda oggi, mentre sono attesi gli interventi di alcuni esponenti della Fed e parte la due giorni di meeting del Consiglio europeo a Bruxelles, incentrati su clima, pandemia, relazioni con la Russia e rapporti commerciali con il Regno Unito post-Brexit.

Sul Forex l’euro/dollaro torna in area 1,221 mentre il cambio fra biglietto verde e yen staziona a 108,9.

Tra le materie prime avanzano le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,6%) a 67,4 dollari e il Wti (+1,6%) a 64,6 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 117 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,05%.

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende più capitalizzate avanzano soprattutto Bper (+3,3%), Banco Bpm (+2,3%), Banca Generali (+1,5%) e Saipem (+1,1%) mentre arretrano Italgas (-5,7%), Generali (-4,6%), Unipol (-3,4%) e A2A (-3,2%).

Ricordiamo che staccano la cedola A2A, Amplifon, Azimut, Banca Mediolanum, Bper, Buzzi, DiaSorin, Eni (saldo), Generali (1° tranche), Interpump, Intesa, Italgas, Inwit, Moncler, Prysmian, Recordati (saldo), Tenaris (saldo) e Unipol.