Nel 2020 UCapital24 ha riportato ricavi consolidati pari a 251mila euro e un incremento degli utenti registrati a 112.560 rispetto ai 76.500 al 30 giugno 2020, con utenti attivi per 79.232. L’Ebitda presenta segno negativo per 1,3 milioni e il risultato netto mostra una perdita netta consolidata di 2,4 milioni.
I dati pro-forma, consolidando UCapital24 e Alphiewealth sul totale dei 12 mesi del 2020 mostrano ricavi consolidati per 454 mila euro, con la seguente ripartizione:
- Ricavi Ucapital24: Marketing Partnership Fee 6,5mila euro, Digital Advertising Fee 116,5mila euro, altri ricavi 73mila euro;
- Ricavi Alphiewealth: Ricavi Robo advisor&Consulenza 245mila euro, altri ricavi 13 mila euro;
Il consolidato proforma presenta poi un Ebitda negativo per 1,3 milioni, a causa dello slittamento dello sviluppo del business rispetto ai piani originari, sia per la gestione di tematiche tecniche che per la situazione di mercato contingente influenzata dalla situazione pandemica. Infine la perdita netta consolidata proforma è pari a 2,4 milioni.
Dal lato patrimoniale, al 31 dicembre 2020 la PFN evidenzia cassa netta per 0,1 milioni, a fronte di circa 1 milione di cassa netta del consolidato pro forma 2019. Una dinamica prevalentemente riconducibile al rallentamento e conseguente slittamento degli investimenti legato all’avvio delle campagne di marketing e al conseguente ritardo nella implementazione della strategia. A fine 2020, il patrimonio netto ammontava a 6,6 milioni.
La società ha sottolineato come “a livello economico, la società ha avuto minori ricavi rispetto a quanto inizialmente pianificato per l’anno 2020, ma ha posto in essere una serie di misure di misure strategiche all’interno di un piano di Recovery per garantire la riduzione dei costi e l’efficientamento della gestione in ottica di continuità aziendale”.
“Il fenomeno Covid-19, che ha causato un blocco sistemico nel corso del 2020 e portato la società ad attuare un piano di recovery finalizzato alla salvaguardia della cassa nella prima metà del 2021, non si è ancora concluso. Il piano di recovery messo in atto nel primo trimestre del 2020 ha consentito alla società di ridurre le uscite di cassa così come da pianificazione, concentrandosi sullo sviluppo della nuova tecnologia più idonea a sfruttare anche i cambiamenti derivanti dal fenomeno ‘Covid19’. I mancati investimenti in marketing ed il conseguente ritardo nello sviluppo commerciale hanno portato la società ad uno stress finanziario, gestito attraverso la continuazione del piano di recovery anche nella prima metà del 2021, investendo tutte le risorse esclusivamente nella finalizzazione della tecnologia e dei prodotti da lanciare ufficialmente sul mercato durante i mesi di giugno e luglio 2021”.
Con riferimento alla crescita aziendale, “lo sviluppo del business è alla base della crescita della società e in questa direzione sono rivolte tutte le scelte strategiche. In primis, le azioni già in corso e pianificate per tutto l’anno del 2020 sono finalizzate all’acquisizione di clienti istituzionali con l’obiettivo di coprire tutta l’area europea e parte dell’est asiatico e dell’area del golfo arabico, per poi penetrare nel nord america. Allo stesso tempo però la società intende velocizzare il suo processo di crescita anche valutando operazioni di Merger&Acquisition con partner strategici e complementari al suo modello di business. Nei primi mesi del 2021 sono state già avviate diverse partnership internazionali con sbocchi commerciali in tutta l’area del nord Europa e del Middle Est. Sono in corso valutazioni anche ulteriori partnership strategiche e industriali con altre realtà fintech e finanziarie sia negli Stati Uniti che in Europa”.
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