Scattano i realizzi su Bper a Piazza Affari dopo i rialzi delle sedute precedenti in scia alle attese di M&A. Intorno alle 15:30 il titolo arretra del 5,1% a 2,02 euro, mentre l’indice di settore lascia sul terreno l’1,6 per cento.
La banca modenese viene vista dal mercato come una delle possibile protagoniste del futuro consolidamento ed è stata più volte accostata a Banco Bpm, ma viene indicata anche anche come un potenziale partner per Banca Popolare di Sondrio o come possibile acquirente di Carige.
Proprio oggi sono tornati a circolare i rumor su una potenziale aggregazione tra Bper e Popolare di Sondrio, dopo il blitz che ha portato UnipolSai a salire al 6,9% del capitale.
UnipolSai (-2,2% a 2,44 euro) è controllata da Unipol (-3,4% a 4,52 euro), che è anche il primo azionista di Bper con il 18,9% del capitale e la mossa su Popolare Sondrio è stata interpretata da molti operatori di mercato come propedeutica a un matrimonio tra le due banche, peraltro partner nella bancassurance della stessa Unipol e azionisti di riferimento di Arca Sgr.
Bper ha registrato di recente un ricambio al vertice con l’ingresso di Piero Montani, indicato proprio da Unipol, oltre al completamento dell’integrazione delle filiali ex Ubi acquisite da Intesa Sanpaolo.
“Per il mercato il consolidamento bancario è naturale ma al momento non sono in grado di fare valutazioni specifiche e prospettiche per Bper. Mi sono appena insediato, mi sto dedicando a conoscere la banca, vedremo quale sarà lo scenario. Adesso la realtà è cambiata sia nelle dimensioni sia nel modo di lavorare. Oggi ci concentriamo sull’integrazione delle filiali di Ubi nel gruppo”, aveva spiegato il neo Ad Piero Montani nei giorni scorsi.
“Se si manifesteranno altre situazioni, anche favorevoli dal punto di vista fiscale, come al solito le valuteremo, ma certamente oggi non è la priorità”, aveva aggiunto il manager.