Global Markets Energy – Shell: tribunale olandese ordina aumento target taglio emissioni

Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico e delle utilities:

Giornata debole per i mercati azionari: in Europa, il Ftse Mib cede lo 0,7%, mentre Dax e Ftse 100 arretrano dello 0,3%. A Wall Street, il Nasdaq avanza dello 0,3%, lo S&P 500 oscilla sulla parità e il Dow Jones perde lo 0,1%.

In ribasso le quotazioni del greggio con gli investitori che valutano la prospettiva di un aumento dell’offerta da parte dell’Iran in scia all’accordo sul nucleare, in attesa dell’uscita questo pomeriggio dei dati settimanali Eia sulle scorte Usa.

Le potenze mondiali stanno portando avanti i colloqui per reintegrare l’intesa del 2015 con Teheran, che potrebbe spianare la strada a una rimozione delle sanzioni sull’export di petrolio del paese membro dell’Opec.

Intanto, il report Api ha evidenziato una diminuzione delle scorte di greggio di 439.000 barili, mentre la stagione estiva dell’emisfero settentrionale e la revoca delle misure di contenimento contro il coronavirus stanno stimolando la domanda.

Secondo una sentenza di un tribunale olandese, Royal Dutch Shell ha una responsabilità legale di tagliare le emissioni inquinanti. Un verdetto che, seppure avente valenza legale solo in Olanda, rappresenta una significativa sconfitta per il gigante oil, che potrebbe avere conseguenze anche sul resto dell’industria dei combustibili fossili a livello globale in una nuova era di lotta al cambiamento climatico.

Shell si è impegnata a ridurre le emissioni di gas serra del 20% entro il 2030, per poi azzerarle nel 2050. Target ritenuti non sufficienti dal tribunale, che ha ordinato di tagliare le emissioni del 45% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2019.

Secondo quanto riportato da fonti di stampa, Eni sarebbe in trattative con Alpha Petroleum Resources per costituire una JV per le attività upstream in UK nel mare del nord. L’operazione sarebbe simile a quella già operativa in Norvergia (Var Energi) e quella impostata dal MoU con BP in Angola, tramite la creazione di una società autonoma dal punto di vista finanziario.

Total ha acquisito una partecipazione del 20% nella società di taxi a idrogeno Hysetco. La major petrolifera non ha reso noti i termini finanziari dell’investimento nella società francese, che gestisce un progetto di mobilità a idrogeno con il marchio Hype.