Banca Popolare di Sondrio è “sempre cresciuta per linee interne. Abbiamo sempre fatto le nostre valutazioni anche controcorrente ma i fatti ci hanno sempre dato ragione. Abbiamo sempre guardato all’interesse dei nostri 160 mila soci e agli interessi dei nostri clienti. “Come sempre siamo aperti” a valutare operazioni di M&A, “guardiamo alle possibilità”, ma poi prendiamo le nostre decisioni”.
Lo ha affermato a Radiocor Mario Alberto Pedranzini, consigliere delegato della banca valtellinese, riguardo ai potenziali scenari di consolidamento, sia alla luce della mossa di Unipol (salita al 6,9% del capitale), di cui l’istituto ha preso atto, che della probabile trasformazione in Spa entro fine anno.
Nel frattempo a Piazza Affari il titolo guadagna il 2,8% a 4,10 euro, sostenuto dalle indiscrezioni secondo cui la mossa di Unipol è da interpretare come propedeutica a una potenziale fusione con Bper, di cui la stessa Unipol è il primo azionista con il 18,9% del capitale, nel medio termine.
Popolare di Sondrio ha sottoscritto partnership come quelle bancassicurative con il gruppo Unipol “perché sono sempre state all’insegna delle nostre strategie e ci hanno sempre consentito di crescere, di allargare i nostri ambiti operativi, servendo al meglio la clientela con criteri di efficienza e competitività, mantenendo però la nostra autonomia”, ha aggiunto il manager.
L’autonomia “è la cosa a cui abbiamo sempre tenuto in modo particolare e che ci ha consentito di arrivare ai 150 anni di storia in modo profittevole, resiliente e a essere un interlocutore significativo nel sistema bancario italiano”, ha sottolineato Pedranzini.
“Abbiamo preso atto dell’incremento della partecipazione da parte di UnipolSai. Li conosciamo bene, è un operatore istituzionale qualificato, ci conosce e quindi la decisione di un investimento nella banca è un segnale di fiducia sulla bontà della Popolare di Sondrio”, ha riportato ancora il consigliere delegato.
“Stando alla sua dichiarazione, Unipol esprime la volontà di seguire la banca nel suo progetto di sviluppo, contraddistinto pure da una partnership di lunga data nel settore della bancassicurazione con Arca Vita e Arca assicurazioni”, ha aggiunto ancora, sottolineando che si è trattato di “una decisione autonomia di UnipolSai” di cui i vertici della banca non sono stati preventivamente informati.
Secondo rumor riportati da La Repubblica, a Bper conviene portare a compimento la fusione con Popolare di Sondrio entro fine anno, prima della sua probabile trasformazione in Spa, perché sarebbe più facile negoziare i termini dell’operazione con l’attuale cda.