Il Ftse Italia Banche termina con un rialzo dell’1,9% e in linea all’analogo indice europeo (+2,2%), sostenendo anche il Ftse Mib (+1,1%).
Sui mercati sono scattate le preoccupazioni legate al rialzo dell’inflazione, che potrebbero portare le banche centrali a rallentare le proprie politiche ultra accomodanti.
In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta da un lato sui dati in netto miglioramento relativi all’andamento dei contagi e sull’allentamento delle misure restrittive, e dall’altro sulla prosecuzione della campagna vaccinale, che sta entrando nel vivo.
In Italia il focus è sul Recovery Plan da oltre 200 miliardi elaborato dal Governo che è stato inviato alla Commissione Europea.
In questo scenario, con lo spread rimasto sceso in area 110 pb, sul comparto bancario sono tornati gli acquisti.
Sul Ftse Mib ancora acquisti su Banco Bpm (+2,6%), che continua ad essere al centro delle attenzioni del mercato di M&A, così come Bper (+1,3%) e UniCredit (+2,1%), che ha collocato un bond. Ok Intesa Sanpaolo (+2%), che ha raggiunto il primato nel patrimonio dell’asset management e che ha collocato un bond.
Sul Mid Cap acquisti su Mps (+0,8%), in attesa di capire come il Governo intende portare avanti l’iter della privatizzazione. Bene Popolare di Sondrio (+3,1%), il cui consigliere delegato Mario Pedranzini ha detto in un’intervista di essere aperto a potenziali operazioni di M&A pur preservando l’economia.
Sullo Small Cap il focus resta su Carige, aspettando novità sulla riammissione in Borsa e con il FITD al lavoro sulla cessione della quota di controllo.