Cattolica ha archiviato i primi tre mesi del 2021 con premi lordi complessivi cresciuti a 1.277 milioni (+16,2% a/a), grazie al contributo delle componenti core.
La raccolta premi riferita al ramo vita è aumentata a 777 milioni (+27,2%), mentre quella riferita al ramo danni si è fissata a 496 milioni (+2,8%). Il Combined ratio è risultato in miglioramento attestandosi all’87,7% (92,6% nel periodo di confronto), beneficiando ancora del deciso calo della frequenza legato alla minore circolazione veicolare.
Il risultato operativo è cresciuto a 101 milioni (+82,6%), beneficiando del suddetto calo della frequenza della circolazione veicolare.
Dopo una gestione finanziaria attestatasi a 96 milioni (71 milioni nel periodo di confronto), il periodo si è chiuso un utile netto di pertinenza del gruppo pari a 45 milioni (+221%). L’utile netto adjusted è stato pari a 48 milioni (+167%).
Dal lato patrimoniale, a fine marzo 2021 il patrimonio netto si attesta a 2.665 milioni (2.613 milioni al 31 dicembre 2020). Sul fronte della solvibilità, al 31 marzo 2021 il Solvency II ratio è pari al 199% (187% a fine 2020).
Il ratio è calcolato secondo la Standard Formula con utilizzo dei Group Specific Parameters (GSP) autorizzati dall’Organo di Vigilanza. Tale indicatore è calcolato includendo ancora Lombarda Vita nel Solvency Capital Requirement, ma escludendo dai fondi propri l’ammontare del subordinato sottoscritto da Ubi di 80 milioni, che sarà verosimilmente ripagato nel corso del 2021.
In data 28 gennaio 2021 il board aveva fornito una previsione di risultato operativo per il corrente esercizio compreso tra 265 e 290 milioni. Ad oggi non si ravvedono elementi che portino ad aggiornare tale guidance, anche in considerazione dell’attuale evoluzione dello scenario pandemico con l’allentamento delle relative misure restrittive alla circolazione e alle attività economiche e in considerazione dell’andamento dei mercati finanziari.
Vanno però considerati alcuni potenziali rischi che porterebbero a una riduzione di tale risultato qualora si materializzassero, tra i quali un maggior incremento della frequenza sinistri auto e un deterioramento nell’andamento dell’attività economica rispetto alle attuali attese.
L’utile netto 2021 sarà dipendente anche da altri fattori, quali eventuali svalutazioni.