Nell’ultima seduta l’indice Infrastrutture Italiane ha chiuso le contrattazioni sulla parità (+0,0%), sottoperformando il corrispondente indice settoriale europeo (+1,2%) e il principale indice di Milano (+1,1%).
Dall’agenda macroeconomica degli Usa sono giunti i dati settimanali sulle richieste di sussidi di disoccupazione, che registrano un nuovo minimo dallo scoppio della pandemia a 406 mila unità, oltre alla seconda lettura preliminare del Pil del primo trimestre 2021, che ha confermato una crescita del 6,4%, leggermente al di sotto del +6,5% previsto dal consensus. Nel frattempo, gli operatori continuano a monitorare il rischio legato a eventuali pressioni inflazionistiche, che potrebbero indurre le banche centrali a ridurre gli stimoli monetari, con inevitabili ripercussioni sui mercati finanziari e sul rally dell’azionario.
Atlantia (+0,7%). Laddove il gruppo dovesse accettare l’offerta del consorzio guidato da Cassa Depositi e Prestiti per la controllata Autostrade per l’Italia, i rating della holding e di Aspi potrebbero essere trattati separatamente. Ad affermarlo è Standard & Poor’s nelle FAQ in vista dell’assemblea degli azionisti di Atlantia in calendario il 31 maggio. Se il controllo di Aspi passasse nelle mani di Cdp, infatti, il rischio di credito di Aspi si ridurrebbe sensibilmente e, allo stesso tempo, i proventi per la holding Atlantia sarebbero più che superiori ai suoi debiti.
Nel frattempo Bestinver ha confermato il rating “hold” e il tp a 16-17 euro su Atlantia focalizzandosi sui dati del traffico autostradale. Secondo gli analisti i progressivi miglioramenti a cui stiamo assistendo sono coerenti con le guidance 2021 date dall’azienda che vedono traffico autostradale e aeroportuale inferiori rispetto al 10% e del 70% rispetto ai livelli del 2019. Anche Banca Akros ha confermato il suo rating “accumulate” e tp di 18,5 euro su Atlantia.
Tra le Mid Cap, Rai Way ed Enav hanno chiuso gli scambi con un rialzo dello 0,9% e dello 0,6%. In coda al comparto la Small Cap Toscana Aeroporti (-1,1%).