“L’Opa di Generali era una possibilità visto che dallo scorso 1° aprile siamo diventati una società per azioni, quindi contendibile sul mercato in quanto Spa. Come è corretto, non eravamo stati informati prima, ma non siamo in nessun modo preoccupati”.
Lo ha dichiarato Carlo Ferraresi, Ceo di Cattolica, in una lettera indirizzata ai dipendenti, aggiungendo che “ad oggi il management non ha informazioni ulteriori e diverse da quelle riportate nel comunicato divulgato da Generali”.
“Sarà compito del consiglio di amministrazione, quando Generali avrà depositato il vero e proprio documento di offerta, valutarne le implicazioni nel migliore interesse di tutti gli stakeholders”, ha spiegato il manager.
“Oggi, dopo 12 mesi da quei giorni difficili di fine maggio 2020 il nostro titolo, quindi la nostra società, vale il 100% in più. Oltre 6,8 euro per azione, anche a seguito dell’offerta di Generali. Abbiamo ulteriormente valorizzato il nostro operato nel 2020 con il miglior risultato operativo nella storia di Cattolica e presentato solo pochi giorni fa un primo trimestre che ha fatto capire a tutti la forza del nostro gruppo”, ha concluso Ferraresi.