Oil & Gas (+2%) – Opec+ conferma aumento produzione, rally del greggio spinge il settore

Chiusura positiva per le borse europee, con l’ottimismo per il rimbalzo dell’economia confermato dalle indicazioni provenienti dai dato macro in attesa dell’uscita venerdì del report sul mercato del lavoro americano.

A Milano il Ftse Mib ha terminato le contrattazioni con un +0,6% a 25.321 punti toccando un picco intraday a 25.550 punti, livelli che non si vedevano dalla crisi del 2008 post fallimento di Lehman Brothers.

Rally delle quotazioni del greggio, balzate sui massimi da oltre due anni e mezzo con il Brent in area 71 dollari in scia alle crescenti aspettative di un aumento della domanda di carburante durante la stagione estiva.

Al termine del meeting lampo di ieri, l’Opec+ ha confermato l’impegno preso ad aprile di ridurre gradualmente i tagli alla produzione decisi lo scorso anno e di reimmettere sul mercato fra maggio e luglio circa 2 milioni di barili al giorno.

L’Organizzazione non ha però comunicato se intende continuare ad aumentare l’offerta anche nella seconda parte dell’anno, mentre sullo sfondo restano le incertezze legate alla nuova ondata della pandemia in Asia e alla prospettiva di un incremento delle forniture da parte dell’Iran con un nuovo accordo sul nucleare.

Con l’aumento dei prezzi del petrolio e la forte ripresa della domanda negli Stati Uniti, Cina ed Europa, l’Opec+ si trova ora al centro di uno dei principali dibattiti che sta interessando i mercati: la minaccia dell’inflazione.

Dopo aver speso l’ultimo anno a cercare di sostenere i prezzi del petrolio dopo il crollo seguito allo scoppio della pandemia, operando degli storici tagli all’offerta, ora lo scenario sembra essersi invertito, con il mercato petrolifero che si avvia da una situazione di surplus a una di deficit.

Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un +2%, rispetto al +2,1% de corrispondente indice europeo. Tra le big del comparto in evidenza Saipem (+4%), con gli acquisti che hanno premiato anche Tenaris (+2,7%).

Bene Eni (+2,4%), che secondo alcune indiscrezioni sarebbe in trattativa con BP per i loro asset nel business upstream in Algeria, valutando una possibile joint venture simile a quella fatta in Angola o un’eventuale cessione da parte del colosso britannico.

Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni in rialzo Saras (+3,1%) e Maire Tecnimont (+4,3%).