Pop. di Sondrio – La trasformazione in Spa potrebbe avvenire in autunno

Banca Popolare di Sondrio potrebbe trasformarsi in Spa in autunno, con la scadenza finale fissata al 31 dicembre 2021 secondo un provvedimento governativo.

Lo si apprende da MF. “La banca porrà in essere i necessari adempimenti, nel rispetto di quanto previsto dalla legge e nei termini dalla stessa stabiliti”, spiega una nota diffusa ieri a seguito della sentenza del Consiglio di Stato che ha confermato la legittimità della riforma delle popolari.

Con la trasformazione in Spa, secondo vari operatori di mercato la banca valtellinese diventerà contendibile e ne aumenterà ulteriormente l’appeal speculativo.

Il blitz che ha consentito a Unipol di salire al 9% del capitale dell’istituto lombardo è stato interpretato dal mercato come una mossa che nel medio periodo dovrebbe portare all’aggregazione con Bper, di cui la stessa Unipol detiene il 18,9% del capitale e di cui è espressione gran parte del nuovo cda, in primis l’Ad Piero Montani.

Con la trasformazione in Spa, Unipol potrà far valere il peso della sua partecipazione su governance e strategia e, secondo il quotidiano, non è da escludere che possa decidere oltre il 10% del capitale (soglia per cui sarebbe necessaria l’autorizzazione della BCE).

Ufficialmente Unipol ha spiegato che “l’operazione si inquadra nella strategia finalizzata a contribuire ai piani di sviluppo della banca, partner industriale del gruppo Unipol dal 2010 nel comparto della bancassicurazione danni e vita”.

Banca Popolare di Sondrio “è un’ipotesi affascinante. L’ipotesi più naturale per la storica vicinanza a Bper, con cui ci sono diversi aspetti in comune, dal risparmio gestito (Arca Sgr) alla bancassurance, dove noi siamo partner. Se Sondrio decidesse di trasformarsi in Spa sarebbe logico per Bper avviare un dialogo anche perché è un’ottima banca.

Ma di certo non saremo noi, legati alla Popolare Sondrio da una lunga amicizia, a forzarla a trasformarsi in Spa, nella sua attuale dimensione popolare siamo comunque a nostro agio”, aveva affermato Carlo Cimbri, Ceo di Unipol, in una recente intervista.

La banca è “sempre cresciuta per linee interne. Abbiamo sempre fatto le nostre valutazioni anche controcorrente ma i fatti ci hanno sempre dato ragione. Come sempre siamo aperti” a valutare operazioni di M&A, “guardiamo alle possibilità”, ma poi prendiamo le nostre decisioni”, ha spiegato in un’intervista nei giorni scorsi il consigliere delegato di Popolare di Sondrio, Mario Pedranzini, che ha presso atto della mossa di Unipol vedendola come un segnale di fiducia.

Intorno alle 10:45 a Piazza Affari il titolo registra un progresso dello 0,2% a 4,17 euro, mentre l’indice di settore sale dello 0,3 per cento.