Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina sulla parità (0,0%) e in linea all’analogo indice europeo (0,0%), beneficiando solo parzialmente degli acquisti sul comparto bancario (+0,5%) e chiudendo poco al di sotto del Ftse Mib (+0,2%).
Sui mercati sono scattate le preoccupazioni legate al rialzo dell’inflazione, che potrebbero portare le banche centrali a rallentare le proprie politiche ultra accomodanti.
In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta da un lato sui dati in netto miglioramento relativi all’andamento dei contagi e sull’allentamento delle misure restrittive, e dall’altro sulla prosecuzione della campagna vaccinale, che sta entrando nel vivo.
In Italia il focus è sul Recovery Plan da oltre 200 miliardi elaborato dal Governo e inviato alla Commissione Europea.
L’andamento positivo del settore creditizio ha impattato solo in minima parte sui titoli del risparmio gestito, su cui sono prevalsi i realizzi.
Sul listino principale sottotono Nexi (-0,2%), che nei prossimi mesi finalizzerà le fusioni con Sia e Nets, ed Exor (-0,2%).
Sul Mid Cap poco mosse Banca Ifis (-0,2%) e Cerved (+0,1%), con l’Opa promossa da Castor che ha ricevuto il via libera di Bankitalia, mentre sale doValue (+1%). Ok illimity (+1,3%).
Sullo Small Cap stop per Banca Intermobiliare (-0,5%), al lavoro su un nuovo aumento di capitale.