Sourcesense (Aim) – Le risorse in arrivo dal PNRR alimentano attenzione sul titolo

Sourcesense, realtà leader nelle soluzioni cloud-native basate su tecnologie “Open Source”, ha partecipato lo scorso 27 maggio alla sua prima AIM Italia Conference, “riscontrando un’impressione positiva sull’azienda e il settore di riferimento nei diversi incontri effettuati con investitori nazionali ed esteri”, spiega a Market Insight il Presidente e Amministratore Delegato Marco Bruni.

“Gli incontri hanno interessato investitori già presenti nel capitale ma anche nuovi istituzionali stranieri che hanno approfondito la conoscenza del gruppo, del modello di business, nonché dei risultati conseguiti e la recente emissione di Warrant. Qualche investitore, già presente nel capitale, ci ha detto che ultimamente ha rafforzato ulteriormente la sua posizione in Sourcesense, mentre negli incontri con nuovi potenziali investitori è emersa l’intenzione di effettuare ulteriori approfondimenti in futuro per poi eventualmente costruire una posizione”.

Un’attenzione sostenuta anche delle prospettive riguardanti l’intero settore IT dopo la recente approvazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ormai prossimo alla sua approvazione, con le prime risorse attese nel mese di luglio. Argomento affrontato durante i diversi meeting dagli interlocutori “che hanno convenuto sulle potenzialità acceleratrici per la nostra realtà”.

Le implicazioni dirette del piano, illustra l’Amministratore Delegato, “saranno comprese meglio con il passare dei mesi ma possiamo sottolineare l’importanza ricoperta dalla digitalizzazione della P.A., che presta da tempo molta attenzione al tema dell’Open Source, come dimostrano anche i contratti che abbiamo recentemente annunciato. La Pubblica Amministrazione ha infatti da sempre avuto un forte interesse verso soluzioni di natura Open Source che possano renderla indipendente dai vendor. Tema condiviso anche dal mondo universitario che sta investendo molto proprio in tale tecnologia”.

Nel 2020 la P.A. ha rappresentato il 6% dei ricavi di Sourcesense ma è ragionevole attendersi un ruolo crescente nel prossimo periodo considerando proprio l’ammontare di investimenti catalizzati dal settore e che saranno destinati anche all’avvio di una Strategia Cloud First. Come ricorda anche Bruni, “la digitalizzazione, innovazione e sicurezza presenta cifre rilevanti, con 9,75 miliardi destinati alla P.A. e 23,89 miliardi riguardanti il sistema produttivo”, sottolineando anche tutte le ulteriori implicazioni positive che potrebbero interessare indirettamente Sourcesense.

Considerazioni che permettono di mantenere una view positiva sul futuro prossimo del gruppo, menzionando anche la comprovata capacità di sovraperformare ampiamente il mercato maggiormente innovativo del segmento ICT negli ultimi anni. Nel 2019 Sourcesense ha difatti riportato una crescita del 19%, contro una crescita del mercato digitale del 2,1% e del 15,2% per i Digital Enabler. Una sovraperformance osservabile anche in un esercizio generalmente complesso come il 2020, archiviato con una crescita del fatturato del 12%, superiore al -3,1% del mercato digitale e al +7,4% messo a segno dai Digital Enabler.

Infine, soffermandosi sugli ultimi aggiornamenti del business, Marco Bruni ha sottolineato come “nel 2021 proseguiremo nel positivo percorso intrapreso, come attesta il buon inizio di anno. L’M&A continua a rappresentare il nostro sforzo maggiore: sono diversi i dossier aperti e speriamo di concretizzarli al più presto. Stiamo lavorando molto in merito e riteniamo che attraverso la crescita per linee esterne si possano cogliere maggiormente le opportunità del momento. Intendiamo fare buon uso dei proceeds derivanti dall’IPO e stiamo lavorando con molta dedizione e precisione come fatto con l’acquisizione di MMUL lo scorso dicembre. Il nostro impegno originario prevedeva un’acquisizione nel 2021 e una nel 2022, siamo riusciti ad anticiparne una nel 2020 e abbiamo intenzione di continuare a stringere su questo tema”.

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