Il cda di Mps tenutosi il 27 maggio avrebbe votato contro una proposta dell’Ad Guido Bastianini di rivedere i termini degli accordi di distribuzione con Anima.
L’indiscrezione viene riportata da Il Messaggero, secondo cui Bastianini puntava ad un’estensione per altri 15 anni rispetto alla scadenza (29 dicembre 2030) e a rendere l’intesa esclusiva da preferenziale.
Secondo quanto riporta il quotidiano, Lo stop alla revisione dei termini della partnership distributiva Mps-Anima con ritocchi su esclusiva e commissioni, è stata dettata dalla volontà del Tesoro, primo socio della banca senese con il 64,2% del capitale, di non condizionare l’iter privatizzazione dell’istituto che, secondo l’accordo di ristrutturazione concordato nel 2017 con le autorità europee, dovrà avvenire entro il 2021.
Mps è stata azionista di Anima e, nel giugno 2015, ha venduta la quota a Poste Italiane mantenendo un canale preferenziale di vendita di prodotti del risparmio gestito per 15 anni.
Intorno alle 10:45 a Piazza Affari il titolo Mps guadagna lo 0,5% a 1,25 euro, mentre l’indice di settore cede lo 0,2 per cento. Le azioni Anima segnano un rialzo dello 0,3% a 4,40 euro.