Mercati Usa – Prevista apertura cauta tra inflazione e corporate global tax

I futures sull’azionario Usa scambiano poco sopra la parità, preannunciando una partenza cauta a Wall Street con gli investitori che valutano i rischi di pressioni inflazionistiche e l’impatto di una corporate tax globale sulle aziende tecnologiche.

Venerdì i principali indici americani hanno chiuso in rialzo, dopo la diffusione del Job Report di maggio che ha evidenziato un aumento dei non farm payroll inferiore alle attese. Il Nasdaq ha guadagnato l’1,5%, lo S&P 500 lo 0,9% e il Dow Jones lo 0,5%.

I dati sul mercato del lavoro Usa hanno si evidenziato un incremento degli impieghi rispetto ad aprile, ma non così forte da alimentare le aspettative di una riduzione degli stimoli monetari da parte della Federal Reserve nel breve termine.

Il focus si sposta ora sul report sui prezzi al consumo statunitensi in uscita giovedì, con una lettura superiori alle previsioni che potrebbe riaccendere nuovamente i timori di una svolta restrittiva nella politica monetaria.

Intanto, il Segretario al Tesoro Usa Janet Yellen ha dichiarato che il presidente Joe Biden dovrebbe andare avanti con i suoi piani di spesa tollerando un aumento dell’inflazione, aggiungendo che uno scenario di tassi di interesse leggermente più elevati sarebbe un “plus”.

Infine, nel weekend il G7 ha raggiunto un accordo storico per impegnarsi a istituire una tassa minima globale di almeno il 15% per le multinazionali, a prescindere da dove siano le loro sedi.

Una mossa destinata nelle intenzioni a garantire risorse per continuare far leva sull’intervento pubblico per sostenere la ripresa post-Covid, facendo pagare di più diverse big company a partire dai colossi tech Usa come Amazon e Facebook.