Chiusura per lo più positiva per le borse europee, in un mercato che continua a valutare il rischio che un aumento delle pressioni inflazionistiche induca le banche centrali a ridurre gli stimoli monetari prima del previsto.
A ciò si è aggiunta la possibilità di una corporate tax globale sulle aziende tecnologiche, dopo che nel weekend il G7 ha raggiunto un accordo storico per impegnarsi a istituire una tassa minima globale di almeno il 15% per le multinazionali.
A Milano il Ftse Mib ha terminato le contrattazioni con un +1% a 25.824 punti. Il Ftse Italia Prodotti e Servizi Industriali ha segnato un +1%, rispetto al +0,5% del corrispondente indice europeo.
Avvio di ottava in rialzo per le big del comparto con Buzzi Unicem che guadagna lo 0,5% d Interpump lo 0,8%.
Sul segmento delle società a media capitalizzazione bene El.En (+1,8%), che prosegue la corsa su nuovi massimi, seguita da Zignago Vetro (+1,1%). In coda CIR (-1%) e Biesse (-0,7%).
Tra le small cap in luce Panariangroup (+5,2%), oggetto di Opa totalitaria, seguita da Fiera Milano (+3,6%) e Prima Industrie (+2,5%). Le peggiori Irce (-2,8%) e Indel B (-2,7%)
Si ricorda, infine, che da oggi si avvia alla quotazione The Italian Sea Group sull’MTA di Borsa Italiana.