Le borse europee proseguono incerte, con il Ftse Mib pressoché invariato (-0,05%) in area 25.810 punti. Contrastati l’Ibex 35 di Madrid (-0,4%), il Dax di Francoforte (-0,1%), il Cac 40 di Parigi (+0,3%) e il Ftse 100 di Londra (+0,3%). A Wall Street avanza il Nasdaq (+0,3%), mentre il Dow Jones cede lo 0,2% e lo S&P 500 lo 0,1%.
In generale prevale la cautela sui mercati, in attesa degli appuntamenti dei prossimi giorni. Giovedì si terrà il meeting della Banca centrale europea e verranno pubblicati i dati sull’inflazione Usa, in vista della riunione di settimana prossima della Fed. Una lettura superiore alle stime alimenterebbe i timori di pressioni sui prezzi, che a sua volta potrebbero indurre la banca centrale americana ad avviare le discussioni sul tapering.
Indicazioni contrastanti quest’oggi dall’agenda macroeconomica, con il calo a sorpresa della produzione industriale tedesca ad aprile (-1% mensile) e la discesa dell’indice Zew di giugno (a 79,8 punti), mentre la lettura finale sul Pil dell’eurozona è stata rivista al rialzo da -0,6% a -0,3%.
Sul Forex il cambio euro/dollaro arretra leggermente a 1,218 e il dollaro/yen risale a 109,5. Tra le materie prime in ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,7%) a 71,0 dollari e il Wti (-0,5%) a 68,8 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 112 punti base, con il rendimento del decennale italiano in area 0,9%.
Tornando a Piazza Affari, procedono in rialzo Nexi (+1,9%), Cnh (+1,8%) e Banca Mediolanum (+1,7%) mentre arretrano Tenaris (-2,2%), Unicredit (-1,4%), Saipem (-1,3%) ed Exor (-1,3%).























