Mercati – Giornata all’insegna della prudenza, Milano chiude poco sotto la parità

Seduta incerta per le borse europee, con il Ftse Mib che termina pressoché invariato (-0,1%) a 25.809 punti. Contrastati l’Ibex 35 di Madrid (-0,1%), il Dax di Francoforte (-0,2%), il Cac 40 di Parigi (+0,1%) e il Ftse 100 di Londra (+0,3%). A Wall Street il Nasdaq annullato i precedenti guadagni dopo un avvio positivo e viaggia sulla parità come il Dow Jones e lo S&P 500.

Prevale dunque la cautela sui mercati, in attesa degli appuntamenti dei prossimi giorni. Giovedì si terrà il meeting della Banca centrale europea e verranno pubblicati i dati sull’inflazione Usa, in vista della riunione di settimana prossima della Fed. Una lettura superiore alle stime alimenterebbe i timori di pressioni sui prezzi, che a sua volta potrebbero indurre la banca centrale americana ad avviare le discussioni sul tapering.

Indicazioni contrastanti quest’oggi dall’agenda macroeconomica, con il calo a sorpresa della produzione industriale tedesca ad aprile (-1% mensile) e la discesa dell’indice Zew di giugno (a 79,8 punti), mentre la lettura finale sul Pil dell’eurozona è stata rivista al rialzo da -0,6% a -0,3%.

Intanto, la Banca Mondiale ha previsto un Pil in crescita del 5,6% nel 2021 a livello globale, rispetto al +4,1% stimato a gennaio. L’inflazione invece dovrebbe aumentare di circa 1 punto percentuale nell’anno in corso, per poi rimanere bassa e stabile nel lungo periodo.

Sul Forex il cambio euro/dollaro arretra leggermente a 1,218 e il dollaro/yen risale a 109,5. Tra le materie prime hanno accelerato le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,4%) a 71,8 dollari e il Wti (+0,7%) a 69,7 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si contrae a 109 punti base, con il rendimento del decennale italiano in calo allo 0,86%.

Tornando a Piazza Affari, chiudono in rialzo Banca Mediolanum (+1,9%), Nexi (+1,9%) e Banca Generali (+1,2%) mentre arretrano Amplifon (-1,2%), Unicredit (-1,1%) e Intesa (-1,0%).