Mercati – Apertura poco mossa, Ftse Mib positivo con le banche

Apertura poco mossa per le borse europee, in attesa del meeting della Bce e del report sull’inflazione Usa in programma domani per avere maggiori indicazioni su quando le banche centrali inizieranno a discutere una riduzione degli stimoli monetari.

A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,2% in area 25.865 punti. In lieve rialzo anche l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%) e il Cac 40 di Parigi (+0,2%), mentre arretrano il Ftse 100 di Londra (-0,3%) e il Dax di Francoforte (-0,1%).

Nonostante un aumento della volatilità, soprattutto sugli asset più speculativi, l’azionario globale si mantiene in prossimità dei massimi assoluti, in un quadro che sembra suggerire la fiducia nelle rassicurazioni della Federal Reserve sulla natura transitoria dell’aumento dei prezzi.

Cresce intanto l’attesa per la riunione della Banca centrale europea in programma domani, che dovrebbe confermare l’attuale politica monetaria e alzare le previsioni di crescita del Pil (a marzo indicata al 4% nel 2021 e al 4,1% nel 2022).

Attenzione, inoltre, sul report sui prezzi al consumo Usa sempre in agenda domani, che potrebbe modificare le aspettative su quando la Fed inizierà a discutere di un tapering del proprio programma di acquisto titoli.

Intanto sul Forex il biglietto verde è poco mosso nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro a 1,218 e il dollaro/yen a 109,4.

Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+0,5%) a 72,6 dollari e il Wti (+0,4%) a 70,4 dollari, dopo il calo delle scorte Usa evidenziato dal report Api in attesa dell’uscita dei dati ufficiali Eia questo pomeriggio.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 108 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 0,86%, in attesa oggi dell’asta di Bot annuali per 7,5 miliardi e dopo che ieri il Mef ha concluso il collocamento del nuovo Btp 2031 raccogliendo 10 miliardi con richieste oltre i 65 miliardi.

Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Nexi (+2,3%), Banco Bpm (+1,2%), Unicredit (+1%) e Bper (+1,1%), mentre arretrano Atlantia (-0,5%), Campari (-0,4%) e Leonardo (-0,3%).