Mercati Asiatici – Seduta contrastata per i principali listini

Giornata a due velocità per i maggiori listini asiatici dopo la seduta poco mossa di Wall Street, dove il focus sarà sul dato dell’inflazione americana in uscita domani.

Tra gli operatori restano i timori le pressioni inflazionistiche, che potrebbero portare a un allentamento della politica monetaria da parte della Fed, la cui riunione è fissata per la prossima settimana.

Sul versante geopolitico, le tensioni tra Stati Uniti e Cina potrebbe aumentare dopo che l’amministrazione Biden darà avvio a colloqui commerciali e di investimento con Taiwan, Paese in difficili rapporti con Pechino.

Inoltre, il Senato degli Stati Uniti ha approvato un ampio pacchetto di leggi volte ad aumentare la capacità del paese di competere con la tecnologia cinese.

In Cina prevalgono di poco gli acquisti, che premiano in particolare le imprese del carbone e delle risorse, in quanto i prezzi di fabbrica sono aumentati al loro ritmo annuale più veloce dal 2008, indicando che la ripresa economica globale ha preso il passo, ma le preoccupazioni per le restrizioni sui prezzi delle materie prime hanno in parte bloccato i guadagni.

I politici cinesi si sono impegnati a prendere misure per raffreddare i prezzi delle materie prime ed evitare che vengano trasferiti ai consumatori. Il Paese sta considerando di imporre un tetto al prezzo del carbone termico carbone termico per contenere gli alti costi energetici.

Sul fronte macro, infatti, a maggio in Cina i prezzi alla produzione sono cresciuti del 9% su base annua (+8,5% le attese e +6,8% la rilevazione precedente).

Sempre a maggio, in Cina i prezzi al consumo sono saliti dell’1,3% su base annua (+1,6% le stime e +0,9% la rilevazione precedente), mentre sono scesi dello 0,2% rispetto da aprile (-0,1% il consensus e -0,3% la rilevazione precedente).

Sul listino giapponese prevalgono le prese di profitto, in particolare sui titoli legati ai semiconduttori, ai finanziari e agli assicurativi.

In Giappone, a maggio, gli ordinativi di macchine utensili sono saliti del 140,7% rispetto all’anno precedente (+120,8% la rilevazione precedente).

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si attesta a 1,2181 e il dollaro/yen a 109,47. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent a 72,48 dollari al barile (+0,4%) e il Wti a 70,31 dollari al barile (+0,4%). Oro a 1.894,15 dollari l’oncia (0,0%).

Tornando ai listini asiatici, in Cina Shanghai e Shenzhen guadagnano entrambe lo 0,3%. Hong Kong a -0,1%.

In Giappone il Nikkei segna -0,4% e il Topix -0,2%.

Il tutto dopo le seguenti chiusure ieri a Wall Street: Nasdaq (+0,3%), S&P 500 (0,0%) e Dow Jones (-0,1%).