Amundi, maggiore società di gestione del risparmio in Europa e parte del gruppo bancario Crédit Agricole, e Société Générale annunciano la firma, in anticipo rispetto ai tempi previsti, dell’accordo quadro per l’acquisizione di Lyxor da parte di Amundi. L’entrata in
negoziati esclusivi era stata annunciata lo scorso 7 aprile.
Il closing dell’operazione è prevista per la fine del 2021, subordinatamente all’approvazione preventiva delle autorità competenti in materia di regolamentazione e di concorrenza.
L’operazione prevede un corrispettivo di 825 milioni. L’operazione genererà per Société Générale una plusvalenza (al netto delle imposte di 430 milioni) e apporterà un beneficio di 18 pb al CET1 ratio.
Lyxor è il terzo player in Europa nella gestione degli Etf passivi, con 77 miliardi di masse e una quota di mercato del 7,4 per cento.
Con questa acquisizione, Amundi diventa leader europeo negli Etf con 142 miliardi di masse totali, pari a una quota del 14% diversificata per clienti e aree geografiche. La società di gestione stima un aumento del 7% dell’utile per azione 2021, comprese le sinergie di costo.
Questa operazione è in linea con la strategia del gruppo Crédit Agricole di potenziare l’attività di raccolta degli asset.
Il progetto di dismissione di Société Generale riguarda gli Etf passivi di Lyxor e attività di gestione per clienti istituzionali in Francia e all’estero. L’accordo è in linea con la strategia di Société Générale per quanto riguarda il risparmio, nell’ambito della quale prevede di operare in architettura aperta e di proporre di soluzioni di investimento e gestione patrimoniale dei propri clienti attraverso partnership con asset manager esterni.
In questo contesto, Société Générale annuncerà un progetto per la creazione di un “Wealth & Investment Solutions” all’interno della propria banca, compresi gli asset di Lyxor che non rientrano nella cessione.