Mercati – Europa migliora e Milano passa in positivo, spread ancora in calo a 102 bp

Andamento positivo per le borse europee, in linea con l’avvio sopra la parità di Wall Street, all’indomani dei dati sull’inflazione Usa e la riunione della Bce.

A Piazza Affari il Ftse Mib guadagna lo 0,3% in area 25.710 punti. Rialzi superiori per il Cac 40 di Parigi (+0,9%), il Dax di Francoforte (+0,7%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,7%) e il Ftse 100 di Londra (+0,6%). Oltreoceano, avanzano lievemente Dow Jones (+0,2%), S&P500 (+0,1%) e Nasdaq (+0,1%).

I dati di ieri sui prezzi al consumo negli Usa hanno registrato un aumento del 5% base annua, ritmo più elevato dal 2008, ma l’incremento ha riguardato perlopiù settori legati alla riapertura delle attività dopo i lockdown.

Ne esce dunque rafforzata l’idea, più volte ribadita dalla Fed, che le pressioni inflazionistiche rappresentino un fenomeno transitorio, allontanando le ipotesi di una riduzione anticipata degli stimoli.

Una linea condivisa anche dalla Bce, che ieri ha confermato i tassi e gli acquisti di titoli per continuare a supportare la ripresa dell’economia dell’eurozona.

Nel corso della giornata odierna, il focus si sposterà sul meeting del G7, che prende il via in Cornovaglia.

Sul fronte macro, in Italia, il tasso di disoccupazione trimestrale è salito al 10,4% nel periodo gennaio-marzo. Il calo degli occupati (-1,1%) risente della diminuzione dei dipendenti a tempo indeterminato (-1,1%) e degli indipendenti (-2%).

Sul Forex l’euro/dollaro scambia poco mosso a 1,216 mentre il cambio tra biglietto verde e yen si apprezza a 109,5.

Tra le materie prime viaggiano in lieve rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+0,2%) a 72,7 dollari e il Wti (+0,2%) a 70,4 dollari, all’indomani del report mensile dell’Opec che ha confermato le stime sulla ripresa della domanda nel prosieguo del 2021.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a quota 102 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 0,74%.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap avanza soprattutto Diasorin (+2,6%) in scia all’upgrade di Berenberg da hold a buy, con target price a 170 euro (da 150). Il titolo evidenzia comunque un marcato calo da inizio anno.

Positiva anche Nexi (+1,4%) in scia alle aspettative positive sulla ripresa economica che spingeranno i pagamenti digitali, mentre scivolano in coda al Ftse Mib Intesa (-0,6%) ed Exor (-0,5%).