Tinexta – Le acquisizioni accelerano lo sviluppo

Importante crescita dei risultati del gruppo nel primo trimestre 2021, a cui hanno contribuito tutte le business unit con una crescita sia organica sia per acquisizioni. I ricavi aumentano del 51% portandosi a 82,7 milioni, l’Ebitda cresce del 50% a 16,4 milioni e l’Ebit raddoppia a 9,5 milioni, mentre l’utile netto di competenza passa da 2,9 a 6,7 milioni. Risultati che rafforzano la credibilità del piano al 2023 approvato a febbraio e che prevede per fine anno un fatturato di circa 370 milioni ed un Ebitda nell’ordine dei 96 milioni. Target che includono le acquisizioni relative al nuovo polo della Cybersecurity e quelle della BU Innovation & Marketing Services.

Modello di Business

Tinexta fornisce servizi per favorire lo sviluppo in termini di innovazione, digitalizzazione e visione commerciale, principalmente nel mercato italiano e in misura residuale nei mercati esteri.

Il Gruppo opera attraverso quattro Business Unit:

  • Digital Trust propone al mercato soluzioni informatiche per l’identità digitale e la dematerializzazione dei processi. I prodotti della BU sono la posta elettronica certificata (PEC), l’archiviazione elettronica, la firma digitale e la fatturazione elettronica nonché i servizi DTM (Digital Transaction Management);
  • Credit Information & Management eroga servizi standard e a valore aggiunto principalmente volti a supportare i processi di erogazione, valutazione e recupero del credito, sia nel settore bancario sia nel settore industriale;
  • Innovation & Marketing Services eroga servizi a valore aggiunto volti a supportare le piccole e medie imprese o le reti di imprese nel proprio processo di internazionalizzazione, nella ricerca di clienti e nella creazione di opportunità commerciali in Italia e all’estero;
  • Cyber Sicurity, nuova BU, assiste clienti pubblici e privati nei processi di trasformazione digitale con le migliori tecnologie e protocolli avanzati per la sicurezza e l’identità digitale.

 

Ultimi Avvenimenti

Negli ultimi mesi del 2020 e nei primi mesi del 2021 il gruppo ha completato alcune acquisizioni volte a creare la nuova Business Unit (Tinexta Cyber costituita a gennaio) e ad arricchire e ampliare l’offerta della BU Innovation & Marketing Services.

Con Tinexta Cyber, nata dall’acquisizione di Corvallis, Yoroi e Swascan, la società è così entrata nel mercato della sicurezza informatica con la creazione di un hub nazionale di identità e servizi di sicurezza digitale. L’operazione rappresenta la naturale evoluzione del gruppo verso servizi ad alto contenuto digitale e focalizzati in ambiti dove il mercato presenta potenziali di crescita.

Le altre operazioni, concluse nell’ultimo quadrimestre 2020, riguardano la partecipazione alla costituzione, con una quota del 30%, di FBS Next nuovo servicer delle Non-Performing Exposures e l’acquisizione del 100% di Euroquality e Europroject (ottobre 2020).

 

Conto Economico

Positivo l’andamento del gruppo nel primo trimestre 2021 grazie all’ottima performance di tutte le business unit, caratterizzate da una solida crescita organica in aggiunta alla crescita derivante dal consolidamento delle acquisizioni. Nel periodo i ricavi salgono a 82,7 milioni, con una crescita del 50,5% rispetto al pari periodo 2020, attribuibile per il 33% (18,1 milioni) alla variazione di perimetro e per il 17,6% alla crescita organica (9,6 milioni).

Nel dettaglio il business Digital Trust aumenta del 19,4% a 31,2 milioni supportato dalla crescita della domanda di servizi digitali e di dematerializzazione. Nel segmento Credit Information & Management, i ricavi aumentano del 10,7% attestandosi a 18,9 milioni, beneficiando dell’elevato numero di pratiche gestite relativamente all’accesso alla garanzia del Fondo Centrale. I ricavi della BU Innovation & Marketing Services ammontano a 16,1 milioni, con un incremento del 34,6%, attribuibile per il 23,5% dalla crescita organica e per la restante parte dalla variazione di perimetro (+11,1%).

Positivo l’avvio della business unit Cyber security, con ricavi per 16,8 milioni, un Ebitda di 1,9 milioni e un Ebitda margin dell’11,5%.

L’Ebitda cifra in 16,4 milioni (+50%), spesati costi operativi per 66 milioni (+50%)  attribuibili per il 36,3% (16 milioni) alla variazione del perimetro. Sostanzialmente stabile l’Ebitda margin al 19,8%.

Più che raddoppiato l’Ebit a 9,5 milioni dopo ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni pari a 6,8 milioni (+9%), con una marginalità all’11,5% (+310 bp).

Il periodo chiude con un utile netto del gruppo balzato a 6,7 milioni (2,9 milioni a fine marzo 2020), dopo oneri finanziari netti saliti a 0,9 milioni (0,5 milioni al 31/3/20), per l’aumento dell’indebitamento bancario a supporto delle acquisizioni realizzate. Diminuisce invece l’imposizione fiscale al 21,3% (30,7% nel primo trimestre 2020), per effetto di un provento fiscale non ricorrente pari a 0,9 milioni.

Si rileva, infine che la società ha fornito, per entrambi i periodi, i risultati depurati da fattori non ricorrenti quali in particolare il costo relativo a piani di Stock Option, l’ammortamento di attività immateriali emerse in sede di Business Combination, nonché l’adeguamento delle passività per corrispettivi potenziali legati alle acquisizioni al netto dei relativi effetti fiscali e imposte non ricorrenti. Tali risultati evidenziano un aumento dell’Ebitda a 17 milioni (+54,5%), dell’Ebit a 11,5 milioni (+84,9%) e dell’utile a 7,4 milioni (+90,3%).

Anche l’andamento del 2020 riflette la resilienza di  tutte le aree di business, seppure in un contesto di mercato complesso. I risultati, peraltro in linea con la guidance, mostrano ricavi saliti a 269 milioni (+4%) grazie  prevalentemente alla crescita organica, in quanto la contribuzione delle acquisizioni incide solo per lo 0,7%.

Più che proporzionale la crescita dell’ Ebitda a 78 milioni circa (+9,3%) con una marginalità salita al 29% (27,6% nel 2019); l’Ebitda rettificato dai costi relativi al piano di stock option risulta pari a 81,2 milioni (+5,7%). L’Ebit cifra in 52,9 milioni, in significativa crescita rispetto al 2019 (+11,3%), mentre l’utile netto del gruppo  aumenta del 32%  raggiungendo 37,3 milioni.

 

Stato Patrimoniale

Sul fronte patrimoniale, a fine marzo 2021 diminuisce il patrimonio netto a 170,3 milioni (173,9 milioni a fine 2020) in particolare a seguito dell’adeguamento delle opzioni Put per 9,6 milioni e dell’acquisto di azioni proprie per 1,3 milioni, a fronte di 6,9 milioni di utile conseguito nel periodo.

Aumenta l’indebitamento finanziario netto a 187 milioni, dopo la significativa contrazione del 2020 a 92 milioni, principalmente per le acquisizioni porte a temine che hanno assorbito 107 milioni.

Ratio

Il gruppo presenta una struttura patrimoniale equilibrata, con l’indicatore della capacità di ripagamento del debito 2019 e 2020 rispettivamente pari a 1,29x e 1,18x e un rapporto di indebitamento pari a 0,53x nel 2020. Quest’ultimo tuttavia è salito a 1,1x a fine marzo per effetto combinato dell’aumento dell’indebitamento finanziario netto e della riduzione del patrimonio netto.

Di buon livello il ritorno per gli azionisti, con il Roe salito nel 2020 al 21,8% dal 19,3% di fine 2019.

Piano Industriale 2021-2023

A fine febbraio 2021 il management ha approvato il Piano triennale 2021-2023, inclusivo dei risultati attesi della nuova Business Unit Cybersecurity e delle acquisizioni nella Business Unit Innovation & Marketing Services, i cui principali target sono:

2021

ricavi pari a circa 370 milioni;

Ebitda nell’ordine dei 96 milioni

2021-2023

Ricavi ed Ebitda dovrebbero crescere con un Cagr 2021-23 pari al 18% e un Ebitda margin stimato a fine periodo vicino al 29%.

Gli obiettivi presuppongono la capacità delle diverse aree di business di mantenere un Cagr “high single digit” e un Ebitda in crescita media complessiva di circa il 10%, mentre escludono il contributo derivante da eventuali future acquisizioni.

La nuova BU Cybersecurity per l’esercizio 2021 dovrebbe apportare ricavi pari a circa 76 milioni, proiettando il Cagr 2021-23 dei ricavi di circa il 17%, con un Ebitda margin in progressivo miglioramento dal 13% circa al 19% circa.

Il rapporto PFN/Ebitda, atteso a fine 2021 vicino a 2x, è stimato in graduale riduzione e inferiore a 1 a fine periodo.

A livello strategico il management intende crescere all’estero con l’obiettivo di ampliare nel lungo termine la componente dei ricavi internazionali, proseguire con l’ampliamento di prodotti e servizi innovativi e il miglioramento dell’efficienza operativa che consentirà l’incremento dell’Ebitda margin. Inoltre, il gruppo intende destinare una parte rilevante della cassa generata nell’arco di Piano per nuove acquisizioni, mantenendo una politica conservativa della leva finanziaria e sostenendo lo sviluppo di medio/lungo periodo.

La strategia di M&A continuerà ad avere due direttrici di crescita: l’internazionalizzazione e l’ampliamento dell’offerta con nuovi servizi/prodotti.

 

Outlook

Intermonte Sim  (Specialist della società) nello studio dell’11maggio ha rivisto in leggero rialzo le proprie previsioni dell’Ebitda, in ragione di una crescita del business Digital Trust di circa il 10% nel triennio, rispetto al 7% indicato dal management.

Nel dettaglio gli analisti stimano per il 2021 ricavi pari a 376 milioni, un’Ebitda adj a oltre 101 milioni (81 milioni nel 2020), con una marginalità al 27% (30% nel 2020), mentre l’utile netto a fine anno è atteso a 49 milioni (37 milioni nel 2020).

Per il biennio successivo le proiezioni indicano un’ulteriore crescita dei ricavi fino a raggiungere 451 milioni nel 2023 (412 milioni nel 2022), con una marginalità al 28,8% (27,8% nel 2022) e un utile netto a fine periodo previsionale pari a 68 milioni (57 milioni nel 2022).

Borsa

Positiva anche l’evoluzione della società in Borsa, che dopo il passaggio all’MTA ha mantenuto un trend crescente. Le azioni scambiano oggi in area 29,12 euro, poco distanti dal massimo storico segnato lo scorso 8 giugno a 29,26 euro (minimo di periodo a 19,42 euro il 27 gennaio), e nelle ultime 52 settimane segnano un progresso cumulato del 35%. Sovraperformato il Ftse Italia Star che nel pari periodo ha guadagnato il 23,5%.