Mercati – Piazza Affari leggermente positiva con il Vecchio Continente, Ferrari in controtendenza

Lievi rialzi per le borse europee, con il Ftse Mib di Milano in progresso dello 0,2% in area 25.760 punti. Ben intonati anche il Dax di Francoforte (+0,2%), il Cac 40 di Parigi (+0,25%), il Ftse 100 di Londra (+0,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,6%). Poco sopra la parità anche i futures sugli indici americani Dow Jones, S&P500 e Nasdaq.

Il focus è già rivolto all’appuntamento chiave di questa settimana, la riunione della Federal Reserve che si concluderà mercoledì sera. Gli operatori si attendono che la banca centrale americana confermi l’attuale politica monetaria ultra accomodante, dopo gli ultimi dati macro che hanno attenuato i timori di una riduzione anticipata degli stimoli.

Nel weekend sì è tenuto in Cornovaglia il G7 incentrato su ripresa economica, emergenza sanitaria, lotta al cambiamento climatico e sicurezza a livello globale. In particolare, i leader dei Paesi membri hanno deliberato un intervento a favore dei Paesi in via di sviluppo per favorire la transizione energetica e superare la crisi pandemica.

Oggi, invece, è in programma a Bruxelles il vertice Nato a cui prende parte il presidente del consiglio Mario Draghi.

Dall’agenda macroeconomica sono giunti i dati sulla produzione industriale dell’Eurozona, in rialzo dello 0,8% mensile ad aprile e del 39,3% su base annua, oltre le attese.

Sul Forex l’euro/dollaro scambia poco mosso a 1,212 mentre il cambio tra biglietto verde e yen è stabile a 109,6.

Tra le materie prime guadagnano ancora terreno le quotazioni del greggio, con il Brent (+1%) a 73,4 dollari e il Wti (+0,8%) a 71,5 dollari, sostenute dalle previsioni di ripresa della domanda in concomitanza con le riaperture.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia poco sopra i 103 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,77%.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap proseguono gli acquisti su Hera (+2,6%). Bene anche Saipem (+2,6%) in scia al petrolio e al nuovo contratto in Brasile da 1,3 miliardi di dollari. In calo, invece, Ferrari (-2,5%) dopo il doppio downgrade di Goldman Sachs da ‘buy’ a ‘ sell’, con target price abbassato da 192 a 170 euro.