Il Cda di Italgas ha approvato il Piano Strategico del Gruppo per il periodo 2021-2027, strutturato su cinque direttrici principali:
- trasformazione digitale e innovazione tecnologica che permetteranno a Italgas di giocare un ruolo chiave nella transizione energetica;
- repurposing, upgrade dell’infrastruttura per accogliere e distribuire gas rinnovabili e sua estensione anche attraverso M&A e gare ATEM;
- nuove opportunità di crescita valorizzando le competenze del Gruppo nei settori dell’efficienza energetica, idrico e dei servizi IT;
- insourcing di competenze core, ulteriore impulso alle attività di reskilling e upskilling delle persone;
- struttura finanziaria solida ed efficiente per sostenere le opportunità di crescita e continuare a garantire un adeguato ritorno per gli azionisti.
Il Piano inoltre integra i criteri ESG con nuovi target in termini di riduzione delle emissioni, efficienza energetica e sviluppo di competenze e valorizzazione delle risorse per rendere effettivo il cambiamento.
In dettaglio Italgas prevede:
- Investimenti complessivi di 7,9 miliardi, di cui 2 miliardi dedicati alle gare Atem;
- Oltre 1,4 miliardi per la digitalizzazione delle reti (+32% rispetto al precedente Piano);
- Riduzione, rispetto al 2020, del 30% delle emissioni di gas a effetto serra (Scope I e Scope II) e del 25% del consumo energetico;
- Primo step nella strategia di crescita nel settore dell’efficienza energetica con l’acquisizione della ESCo Ceresa;
- Concentrazione in un nuovo veicolo societario delle attività di Information Technology del Gruppo;
- Forte attenzione alla Gender Equality e focus sulla formazione (600 mila ore);
- Ottimizzazione della struttura finanziaria e ricorso a strumenti caratterizzati da profili
di Sostenibilità; - RAB consolidata della distribuzione gas è attesa crescere a un tasso medio annuo (CAGR) di circa il 4,2% raggiungendo i 10,3 miliardi a fine 2027. Con il contributo delle gare d’ambito la RAB consolidata è stimata in circa 11,9 miliardi al 2027 (+6,3% CAGR);
- Incremento dei PDR serviti da 7,6 milioni del 2020 a 8,2 milioni nel 2027 senza considerare l’effetto delle gare d’ambito. Con il contributo delle gare d’ambito il numero dei PDR raggiungerà i 10 milioni nel 2027;
- Politica dei dividendi confermata fino al 2023: distribuzione di un dividendo pari al maggiore tra (i) l’importo risultante dal DPS 2019 (0,256 euro) aumentato del 4% annuo e (ii) il DPS pari al 65% dell’utile netto rettificato per azione. L’applicazione di tale politica per l’esercizio 2020 ha consentito la distribuzione di un dividendo di €0,277, in crescita del 8,2% rispetto all’anno precedente.
Per il 2021 il management prevede investimenti tecnici tra 850 e 900 milioni e ricavi superiori a 1,35 miliardi, con un EBITDA di circa 1,0 miliardi e un Ebit tra 560 e 580 milioni. L’indebitamento netto, inclusivo degli impatti dell’IFRS 16, è atteso a circa 5 miliardi.
Con il completamento delle gare, si prevede al 2027 un fatturato di circa 2,1 miliardi con un EBITDA stimato di circa il 1,6 miliardi mentre la leva finanziaria dovrebbe attestarsi poco sopra al 60%.