Mercati – Cauti prima della Fed, Milano chiude a +0,1%

Altra seduta all’insegna della prudenza per le borse del Vecchio Continente, con il Ftse Mib sostanzialmente invariato (+0,1%) a 25.767 punti. Variazioni contenute anche per il Cac 40 di Parigi (+0,2%), il Ftse 100 di Londra (+0,2%), il Dax di Francoforte (-0,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,3%).

A Wall Street, proseguono intorno alla parità Dow Jones (-0,1%) e S&P500 (flat), lieve rialzo per il Nasdaq (+0,1%).

Questa sera si concluderà il meeting della Federal Reserve e la banca centrale renderà pubbliche le proprie decisioni. Gli operatori si attendono una conferma della politica monetaria accomodante e la diffusione delle proiezioni economiche aggiornate, ma anche indicazioni su un possibile aumento dei tassi di interesse nel 2023.

Per il momento gli acquisti mensili di asset dovrebbero essere mantenuti invariati al ritmo attuale fino a fine anno, ma l’istituto potrebbe segnalare l’eventuale avvio di discussioni sul tapering in futuro qualora l’economia continuasse a recuperare in misura consistente.

Focus anche sulla conferenza stampa post meeting del chairman Jerome Powell, per capire se il recente rialzo dell’inflazione sia sempre considerato transitorio o se ci siano segnali di un cambiamento più strutturale.

Sul fronte geopolitico, attenzione al vertice in programma a Ginevra tra il presidente americano, Joe Biden, e il suo omologo russo, Vladimir Putin.

Sul Forex l’euro/dollaro resta poco mosso a 1,212 mentre il cambio tra biglietto verde e yen arretra leggermente a 109,9.

Tra le materie prime prosegue la corsa delle quotazioni del greggio sui massimi dal 2018 con il Brent (+1,2%) a 74,9 dollari e il Wti (+1,1%) a 72,9 dollari, dopo il calo delle scorte americane emerso dai dati settimanali dell’Energy Information Administration.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 102 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,78%.

Tornando infine a Piazza Affari, tra le aziende a maggior capitalizzazione gli acquisti premiano in particolar modo il comparto del risparmio gestito, con Banca Generali (+2,4%), Fineco (+2,3%) e Banca Mediolanum (+1,7%) in vetta al Ftse Mib, mentre arretrano i bancari Unicredit (-2,0%), Banco BPM (-1,8%), Intesa (-1,5%) e Bper (-1,4%).