Le borse europee dovrebbero iniziare la seduta in ribasso, all’indomani della riunione della Federal Reserve che ha dato i primi segnali su una riduzione degli stimoli monetari che hanno sostenuto il recupero dell’economia dalla crisi pandemica.
Chiusura negativa ieri a Wall Street, con i principali indici americani appesantiti dai messaggi emersi dalla banca centrale Usa. Il Dow Jones ha ceduto lo 0,8%, lo S&P 500 lo 0,5% e il Nasdaq lo 0,2%.
Tra i mercati asiatici, stamane, Tokyo ha terminato in ribasso dello 0,9%, mentre Shanghai e Hong Kong oscillano sulla parità.
La banca centrale americana ha lasciato invariata la propria politica, ma ha annunciato di aver iniziato le discussioni per ridurre gli acquisti di bond mensili e previsto due rialzi dei tassi di interesse entro la fine del 2023.
Toni giudicati più hawkish del previsto e che sembrano aver colto di sorpresa gli investitori, dopo che anche nella conferenza stampa post meeting il chairman Jerome Powell ha confermato che il Fomc ha cominciato a parlare di tapering.
La Fed ha inoltre fornito l’aggiornamento delle proiezioni economiche, che indicano una crescita del Pil di oltre il 7% quest’anno e una revisione al rialzo dell’outlook sull’inflazione che dovrebbe raggiungere il 3,4% nel 2021 ma rallentare al 2,1% nel 2022.
Powell ha però rassicurato che un incremento del costo del denaro non è imminente e che il piano di acquisti asset continuerà all’attuale ritmo di 120 miliardi di dollari al mese fino a che non saranno fatto “significativi ulteriori progressi” su occupazione e inflazione.
Sul fronte macro, l’agenda di oggi prevede la lettura finale dell’inflazione dell’Eurozona a maggio, mentre nel pomeriggio in Usa usciranno i dati sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione.
Per quanto riguarda l’azionario, da seguire il comparto auto dopo la diffusione dei dati sulle immatricolazioni a maggio nell’Eurozona, con Stellantis che ha registrato vendite in aumento del 49,1% ma una quota di mercato in calo dal 23,1% al 22,4%.