Idrogeno al 2050 fino al 25% della domanda di energia in UE e UK, il nuovo studio della EHB

L’iniziativa European Hydrogen Backbone (EHB), di cui fa parte anche Snam, ha presentato un’analisi sulla fornitura, la domanda e il trasporto futuri di idrogeno in Europa.

Lo studio stima un aumento di 2.300 TWh della domanda di idrogeno nella Ue e nel Regno Unito entro il 2050, pari a circa il 20-25% della domanda futura di energia delle due aree.

L’idrogeno gioca un ruolo cruciale nella decarbonizzazione dell’industria – in particolare in settori quali il chimico, il siderurgico e la produzione di carburanti – e sarà importante anche per la produzione di energia elettrica, come carburante utilizzato nel trasporto pesante ed in alcuni paesi anche nel riscaldamento di edifici.

EHB segnala come la domanda di idrogeno potrebbe potenzialmente essere soddisfatta dall’idrogeno verde prodotto nella Ue e nel Regno Unito, attraverso il ricorso alle rinnovabili.

Tuttavia, la produzione di tali quantità di idrogeno verde a livello nazionale sarà soggetta all’accettazione pubblica collegata ad una crescita accelerata di capacità rinnovabile attesa, oltre che ai finanziamenti e alla definizione di regole per la creazione del mercato e standard di qualità.

Importare idrogeno dai paesi vicini attraverso metanodotto può essere, secondo l’Iniziativa, un complemento ottimale per soddisfare la domanda nazionale di idrogeno verde.

Inoltre, riutilizzare parte dell’infrastruttura del gas esistente è essenziale nella creazione di un mercato transfrontaliero dell’idrogeno.

Lo studio segnala infatti che la rete di metanodotti rappresenta l’opzione più efficace ed economica su lunga distanza, con costi di trasporto pari a 0,11-0,21/kg ogni 1.000 km, molto più competitivi rispetto al trasporto via mare o tramite elettrodotti.