Nell’ultima seduta l’indice Infrastrutture Italiane ha ceduto lo 0,2%, registrando una performance in linea con l’andamento del FTSE MIB (-0,2%) mentre il corrispondente indice settoriale europeo ha archiviato le contrattazioni sulla parità (+0,0%).
Gli operatori sono ancora intenti a valutare le indicazioni emerse dal vertice del Fomc, che ha lasciato invariata la propria politica, ma allo stesso tempo ha annunciato l’avvio delle discussioni sul tapering e due rialzi dei tassi di interesse entro la fine del 2023. Toni inaspettatamente più “hawkish” del previsto, nonostante le rassicurazioni del presidente Powell nella successiva conferenza stampa. Il chairman ha comunque ammesso il rischio di pressioni sui prezzi dopo l’aggiornamento delle proiezioni economiche, che prevedono un’inflazione del 3,4% nel 2021 (rivista dal 2,4%) e del 2,1% e 2,2% rispettivamente nel 2022 e 2023. Il Pil è stato rivisto al rialzo a +7% per quest’anno, seguito da un +3,3% nel 2022 e +2,4% nel 2023.
Per quanto riguarda i titoli del settore infrastrutture e torri, Inwit e Atlantia hanno chiuso gli scambi sotto la parità a -0,2% e a -0,5%. In frazionale rialzo Rai Way (+0,8%) ed Enav (+0,4%).
Tra le Small Cap, in evidenza Toscana Aeroporti (+1,1%) mentre Aeroporto di Bologna ha ceduto il 2,2%.