Mercati – Apertura incerta, a Milano bene Prysmian

Apertura poco mossa ber le borse europee, con gli investitori ancora intenti a digerire i messaggi più hawkish delle attese emersi dal meeting della Federal Reserve degli scorsi giorni.

A Milano il Ftse Mib avanza dello 0,1% in area 25.730 punti. In ribasso l’Ibex 35 di Madrid (-0,3%), mentre il Dax di Francoforte (-0,01%), il Ftse 100 di Londra (-0,03%) e il Cac 40 di Parigi (-0,03%) oscillano sulla parità.

Atteso un possibile aumento della volatilità a Piazza Affari nel giorno delle tre streghe, la scadenza trimestrale in contemporanea, così chiamata in gergo, dei contratti future su azioni, indici e opzioni.

Sui mercati si accende il dibattitto su quando la banca centrale americana inizierà a ridurre il proprio programma di acquisti bond mensili, dopo che il chairman Jerome Powell ha dichiarato che il Fomc è pronto a iniziare a discutere di tapering.

La riunione ha inoltre mostrato che probabilmente la Fed inizierà ad alzare i tassi di interesse prima di quanto suggerito dalla precedente guidance, con due aumenti previsti entro la fine del 2023.

Sempre in tema banche centrali, la Bank of Japan ha mantenuto invariata la propria politica monetaria e dichiarato che estenderà di sei mesi la scadenza prevista a settembre del proprio programma di sostegno per contrastare gli effetti del Covid.

Intanto sul Forex prosegue la risalita del biglietto verde nei confronti delle altre valute in scia ai messaggi emersi dal meeting della Fed, con il cambio euro/dollaro sceso sotto quota 1,19 e il dollaro/yen che viaggia in area 110.

Il rafforzamento della moneta americana penalizza le materie prime, con le quotazioni del greggio in calo per il terzo giorno consecutivo dopo aver toccato i massimi da ottobre 2018. Il Brent cede lo 0,7% a 72,6 dollari e il Wti lo 0,5% a 70,7 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 102 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,82%.

Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Prysmian (+2%), dopo essersi aggiudicata una nuova commessa del valore di 140 milioni assegnata dalla utility turca Teias. In rialzo anche A2A (+1,2%), Hera (+0,7%) e Inwit (+0,6%), mentre arretrano Telecom Italia (-0,6%) e Unicredit (-0,5%).