Timide variazioni sull’obbligazionario europeo con gli investitori ancora intenti a valutare soprattutto quanto emerso mercoledì scorso dalle dichiarazioni della Fed.
Listini continentali incerti con il Ftse Mib -0,2% nel giorno peraltro, come definito in gergo, delle ‘quattro streghe’, con la scadenza di derivati sui mercati internazionali quali future su azioni, future su indici, opzioni su azioni e opzioni su indici.
Resta l’attenzione sui segnali relativi a una prossima riduzione del programma di acquisti bond mensili da parte della banca centrale americana, dopo che i policy maker hanno rivelato, nelle loro comunicazioni di giugno, che stanno iniziando a discutere di tapering.
Inoltre, essi si aspettano due aumenti dei tassi entro la fine del 2023, anticipando sostanzialmente la loro risalita rispetto a quanto reso noto tre mesi fa.
Nel frattempo la Bank of Japan ha deciso di estendere di sei mesi il suo piano di aiuti anti-Covid, fino a marzo 2022, per continuare a sostenere le aziende colpite dalla pandemia, rispetto alla precedente scadenza del programma prevista per settembre.
Tornando all’obbligazionario il rendimento del Btp decennale è sostanzialmente stabile allo 0,83% con uno spread a 108 punti (+1 bp).
Oltreoceano il tasso del T-Bond si fissa all’1,49% (-2 bp) mentre sul forex il cambio euro/dollaro risale sopra quota 1,191.