Mercati – Finale positivo per Piazza Affari (+0,7%) e le altre borse europee

Chiusura in rialzo per i listini del Vecchio Continente, in prossimità dei massimi intraday, con il Ftse Mib in progresso dello 0,7% a 25.397 punti nonostante lo stacco del dividendo da parte di alcune società.

Sopra la parità anche il Dax di Francoforte (+1%), il Ftse 100 di Londra (+0,6%), il Cac 40 di Parigi (+0,5%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%). A Wall Street il Dow Jones guadagna l’1,6% seguito dall’S&P500 (+1,2%) e dal Nasdaq (+0,6%).

I mercati sembrano aver assorbito le indicazioni emerse dalla riunione di settimana scorsa della Federal Reserve, rivelatesi più restrittive delle attese. La banca centrale americana ha lasciato intendere che potrebbe accelerare i tempi per una riduzione degli stimoli monetari e il membro del Fomc James Bullard ha aperto ad un rialzo dei tassi già nel 2022, con un anno di anticipo sulla tabella di marcia.

La prospettiva di una politica meno accomodante da parte dell’istituto di Washington ha inizialmente suscitato cautela nei confronti degli asset rischiosi, ma al momento tali timori sembrano essere tornati in secondo piano. Nei prossimi giorni verranno monitorati con attenzione gli interventi di altri esponenti della Fed, tra cui il presidente Jerome Powell.

Intanto Christine Lagarde, presidente della Bce, è intervenuta all’Europarlamento, segnalando un’accelerazione dell’economia da questo trimestre e affermando che gli effetti sulla zona euro dell’aumento dell’inflazione negli Usa sono attesi e saranno moderati.

Sul fronte macro, l’indice CFNAI (Chicago Fed National Activity Index), che misura l’andamento dell’attività economica nell’area di Chicago, ha riportato a maggio un aumento a 0,29 punti dai -0,09 punti di aprile, contro un consensus di 0,70 punti.

Sul Forex, l’euro/dollaro risale a 1,191. Stabile il cambio fra biglietto verde e yen a 110,2.

Tra le materie prime, guadagnano terreno le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,1%) a 74,3 dollari e il Wti (+1,5%) a 72,3 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si contrae a 105 punti base, con il rendimento del decennale italiano in aumento allo 0,88%.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap i maggiori rialzi riguardano Stellantis (+3,4%) e Prysmian (+2,8%), quest’ultima dopo la commessa da 900 milioni di dollari per il progetto SOO Green HVDC Link. Bene Buzzi (+2%) e Unicredit (+1,9%), che ha ceduto un portafoglio di npl da 220 milioni. In calo invece Stm (-0,9%), Poste Italiane (-1,5%), Terna (-3,1%) e Snam (-3,7%), tutte appesantite dallo stacco della cedola, così come Exor, Pirelli e Telecom Italia.