I futures sull’azionario Usa guadagnano lo 0,2-0,6%, preannunciando una partenza positiva a Wall Street in un mercato che sembra scrollarsi di dosso il nervosismo innescato dalle ultime dichiarazioni della Fed su un possibile rialzo dei tassi già nel 2022.
Venerdì i principali indici americani hanno chiuso in calo, accelerando al ribasso nel finale e terminando poco distanti dai minimi di giornata. Il Dow Jones ha perso l’1,6%, lo S&P 500 l’1,3% e il Nasdaq lo 0,9%.
Il bilancio dell’ottava ha visto il listino tecnologico limitare le perdite allo 0,3%, segnando comunque la prima discesa settimanale dopo cinque settimane in positivo.
Il Dow Jones ha lasciato sul terreno il 3,4%, la peggior performance settimanale da gennaio, mentre lo S&P 500 ha perso complessivamente l’1,9% interrompendo una striscia di tre settimane consecutive di rialzi.
La prospettiva che la banca centrale Usa restringa la politica monetaria più rapidamente del previsto penalizzando l’effetto del reflation trade ha alimentato un atteggiamento di cautela nei confronti degli asset rischiosi.
Il membro del Fomc James Bullard ha dichiarato che i rischi di inflazione potrebbero giustificare un rialzo dei tassi di interesse già l’anno prossimo, in anticipo di un anno rispetto a quanto emerso dall’ultimo meeting del Fomc.
Nei prossimi giorni il focus degli operatori sarà rivolto sugli interventi di diversi esponenti della banca centrale Usa, tra cui il presidente Jerome Powell, per avere maggiori indicazioni sulle possibili tempistiche di un tapering.
La scorsa settimana, la Fed ha lasciato intendere che potrebbe accelerare i tempi per una riduzione degli stimoli monetari, tra l’ottimismo per il recupero dell’economia e le preoccupazioni per le crescenti pressioni inflazionistiche.