Domanda di spazi green e sostenibili prioritaria nel prossimo futuro del Real Estate

L’80% della comunità economica ritiene che il Corporate Real Estate sia ormai un fattore chiave per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità.

E’ quanto emerge dall’ultimo studio di JLL, “Responsible Real Estate”, che ha coinvolto circa 650 investitori e occupier a livello globale.

La società specializzata nella gestione di immobili e investimenti quotata al NYSE ha riscontrato anche che il 78% degli investitori ritiene che i rischi climatici comportino sempre più anche i rischi finanziari ed è per questo che l’88% di loro ha già delineato una specifica strategia per raggiungere obiettivi di sostenibilità, mentre il 50% degli occupier sta già implementando un proprio piano di azione.

Il 65% dei partecipanti dichiara di voler investire in città impegnate nella lotta contro il cambiamento climatico.

L’80% dei partecipanti allo studio considera primario il ruolo del settore real estate nel raggiungimento dei propri obiettivi di riduzione delle emissioni. Obiettivi sempre più importanti, tanto che si stima che entro il 2025 il numero di operatori sul mercato che si sarà impegnato a eliminare completamente le proprie emissioni raddoppierà.

Significativo anche il fatto che il 90% ritiene che una partnership tra landlord e occupier sia la chiave per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità.

Un fattore chiave nel guidare la transizione verso il net zero è la tecnologia. I dati sono il più grande catalizzatore verso un futuro green, poiché offrono un’opportunità di miglioramento continuo grazie all’accesso agli analytics in real-time e all’automatizzazione del processo decisionale.

La maggior parte degli investitori (55%) e degli occuper (50%) non ritengono però ancora mature le loro attuali capacità di misurazione. Vi è infatti un grande divario da colmare ed è necessario investire in tecnologia per poter garantire maggiore trasparenza e precisione di analisi.