Mercati – Milano perde terreno nonostante i dati positivi sull’industria, attesa per Powell

Piazza Affari peggiora nel corso della mattinata e il Ftse Mib (-0,6%) scivola in area 22.250 punti, più arretrato rispetto a Ftse 100 di Londra (+0,2%), Cac 40 di Parigi (-0,1%), Dax di Francoforte (-0,3%) e Ibex 35 di Madrid (-0,5%). Frenano anche i futures su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, in frazionale ribasso in attesa del discorso di Jerome Powell.

I riflettori, infatti, sono puntati sull’intervento che il presidente della Fed terrà alla Camera statunitense nella serata europea. Nella bozza del discorso, già resa nota, Powell ribadisce che l’aumento dell’inflazione sarà transitorio e che la Fed continuerà a supportare l’economia statunitense finché la ripresa non sarà completa.

Un tentativo di rassicurazione per i mercati, dopo la volatilità della scorsa settimana innescata dalle indicazioni più restrittive del previsto emerse dal meeting della banca centrale.

Anche il presidente della Fed di New York, John Williams, ritiene l’aumento dei prezzi un fenomeno temporaneo, mentre Robert Kaplan e James Bullard, presidenti della Fed di Dallas e di St. Louis rispettivamente, sarebbero favorevoli ad avviare presto le discussioni sul tapering.

Dall’agenda macroeconomica sono giunti i dati italiani sul fatturato dell’industria, in aumento del 3,3% ad aprile (+105,1% su base annua). L’incremento è più marcato sul mercato interno (+4,0%) rispetto a quello estero (+1,7%). Nella media del trimestre febbraio-aprile l’indice complessivo è cresciuto del 4,8% rispetto al trimestre precedente.

Sul Forex, il dollaro recupera parzialmente terreno dopo i cali della vigilia, con l’euro/dollaro che scende nuovamente in area 1,189 mentre il cambio fra biglietto verde e yen viaggia risale a 110,45.

Tra le materie prime rallentano le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,6%) a 74,4 dollari e il Wti (-0,7%) a 72,6 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 104 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,86%, all’indomani del via libera di Bruxelles al Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende più capitalizzate avanzano soprattutto Fineco (+1,2%) e Mediobanca (+1,1%), mentre scivolano in coda al Ftse Mib Prysmian (-1,6%), Bper (-1,6%) e Cnh (-1,6%).