E’ durata lo spazio di una sola seduta la correzione di Wall Street la quale, durante il weekend, ha deciso di ignorare i dubbi della Federal Reserve accelerando di nuovo il proprio cammino.
In cima alla lista si staglia il Russell 2000 che guadagna il 2,1%, seguito dal Dow Jones che avanza del 1,8%, quest’ultimo recuperando oltre 500 punti.
Confortante anche la performance sia dello S&P500 (+1,4%) che del Nasdaq (+0,8%) i quali si riavvicinano entrambi ai rispettivi record storici.
Crolla il VIX (-13%) ritornando ai livelli di giovedì scorso a quota 17,90 punti.
Risalgono i rendimenti obbligazionari con la scadenza decennale che guadagna cinque punti base al 1,49%, continuando nell’altalena delle scorse settimane.
Tra le materie prime, ennesimo balzo del petrolio che avanza quasi del tre per cento arrivando oltre quota 73 dollari al barile.
Incerti ed invariati sia i metalli preziosi che il rame i quali chiudono con rialzi modesti ma che non compensano le forti cadute della scorsa ottava.
Rimbalzano invece le principali materie prime agricole con rialzi superiori ai due punti percentuali per frumento, mais, soia e caffè.
Sul mercato valutario, dollaro in calo a 1,191 nei confronti della moneta unica.