Eni – Descalzi apre a possibile spin off asset bioraffinerie

L’Amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi, nel suo intervento di ieri all’evento virtuale ‘Global Energy Tramsition 2021’, ha parlato della possibilità di uno spin off delle attività di bioraffineria affiancandole a quelle retail.

“È prematura ma si tratta di un’operazione che potrebbe essere interessante in futuro”, in linea a quanto il gruppo sta facendo nelle rinnovabili. Ad aprile, la società ha avviato un progetto strategico per la quotazione o cessione di una quota minoritaria della nuova business unit Eni Gas & Luce e Renewables.

Eni infatti, dopo aver presentato a febbraio uno dei piani più ambiziosi nell’industria oil sui target climatici, sta cercato di ristrutturare il proprio portafoglio asset per finanziarie la transizione energetica.

A tal proposito, Descalzi si è soffermato sulla combinazione di attività upstream realizzata dapprima in Norvegia e ora in Angola, attraverso la creazione di joint venture.

Si tratta di esempi di come Eni possa procedere a un de-leverage dando al gruppo la flessibilità per investire in nuovi business: tali operazioni “creano opportunità di sviluppo in nuovi business, senza aumentare la leva finanziaria del gruppo”.

L’Ad ha confermato che la società sta valutando operazioni simili per ridurre il leverage, senza però sbilanciarsi: “ci sono dei dialoghi in corso ma è prematuro parlarne”.

Descalzi ha poi sottolineato come la pandemia abbia funzionato da acceleratore del processo di transizione energetica. Nel 2020, Eni ha fornito l’indicazione dell’obiettivo di raggiungere la carbon neutrality entro il 2030 nell’upstream e nel complesso delle attività entro il 2040 rispetto ai parametri Scope 1 e 2, con il target delle emissioni nette zero in base anche a Scope 3 entro il 2050.

Al momento, a Piazza Affari il titolo guadagna l’1,2%, rispetto al +0,1% del Ftse Mib.