Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore auto:
Giornata senza direzione precisa per i mercati azionari: in Europa, il Ftse Mib e Dax cedono lo 0,5%, mentre il Ftse 100 avanza dello 0,4%. A Wall Street, il Nasdaq guadagna lo 0,3%, lo S&P 500 lo 0,1% e il Dow Jones lo 0,03%.
Audi avrebbe intenzione di non produrre più modelli con motore a combustione entro il 2033, puntando a produrre solo modelli elettrici già dal 2026. Ha svelarlo è proprio Audi durante la presentazione dei piani industriali che condizioneranno i prossimi anni della società. A confermarlo è stato il CEO della società: “Saranno i clienti e le leggi a farci capire quando dismettere la produzione di motori termici. In Cina prevediamo una domanda di motori benzina e diesel fino al 2033, motivo per cui potremmo produrre autoveicoli direttamente sul posto, allo stesso tempo ci focalizzeremo sui veicoli elettrici. Entro il 2025 puntiamo ad avere più di 20 modelli elettrici nella gamma”.
Hyundai ha finalizzato l’acquisizione di Boston Dynamics, società nel settore della robotica, per una cifra di 1,1 miliardi di dollari. A seguito dell’operazione Hyundai detiene l’80% delle azioni, mentre il restante 20% è di proprietà di SoftBank. Con questa acquisizione, Hyundai riuscirà a mettere in piedi una catena di valore robotica derivante da una sinergia di processi manifatturieri e soluzioni logistiche. Oltretutto supporterà l’espansione del portfolio prodotti della compagnia. La mossa della casa automobilistica coreana segna un passo importante per il brand, che punta a migliorare enormemente la sua offerta nel campo della mobilità smart soprattutto in Corea del Sud. Nel Paese orientale Hyundai ha già attuato grossi investimenti su guida autonoma, intelligenza artificiale, mobilità aerea e fabbriche smart.
Ford fornirà motori e altre parti per i veicoli di consegna di nuova generazione per il servizio postale degli Stati Uniti (USPS).
Mazda sospenderà la produzione dell’impianto situato nella prefettura di Yamaguchi, nel sud-ovest del Giappone, per una decina di giorni nel mese di luglio, a causa della carenza di chip.