Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico e delle utilities:
Giornata senza direzione precisa per i mercati azionari: in Europa, il Ftse Mib e Dax cedono lo 0,5%, mentre il Ftse 100 avanza dello 0,4%. A Wall Street, il Nasdaq guadagna lo 0,3%, lo S&P 500 lo 0,1% e il Dow Jones lo 0,03%.
Quotazioni del greggio ancora in rialzo mantenendosi sui massimi da fine 2018, dopo il report che ha indicato un’ulteriore diminuzione delle scorte Usa confermando l’outlook bullish del mercato petrolifero.
Secondo il report dell’American Petroleum Institute, la scorsa settimana lo stock di greggio è diminuito di 7,2 milioni di barili. Se confermato dai dati ufficiali Eia questo pomeriggio, si tratterebbe del quinto calo settimanale consecutivo, la più lunga striscia da gennaio.
Alcuni tra i principali paesi consumatori, tra cui Stati Uniti e Cina, hanno registrato un forte rimbalzo dopo la crisi Covid, spingendo la domanda di carburante e contribuendo a drenare l’eccesso di scorte accumulato durante la pandemia.
I segnali di un forte recupero della domanda stanno spingendo l’Opec+ a considerare un ulteriore aumento della produzione riducendo ancora il programma di tagli operati per contrastare gli effetti dell’emergenza sanitaria.
Argomento che sarà discusso nel meeting del gruppo in programma la prossima settimana, con la Russia in prima linea a caldeggiare un ulteriore incremento dell’output.
Il tutto mentre il possibile ritorno sul mercato delle forniture iraniane sembra essere posticipato, con Teheran che ha segnalato che i colloqui per riavviare l’accordo sul nucleare potrebbero estendersi oltre agosto.
I vertici di alcune delle maggiori oil companies a livello mondiale hanno dichiarato che i prezzi del greggio continueranno probabilmente a salire a causa di una mancanza di investimenti che ridurrà l’offerta futura.
I Ceo di Royal Dutch Shell e TotalEnergies si sono uniti alle voci che prevedono che il petrolio possa arrivare fino a 100 dollari al barile, sebbene ritengano che la volatilità dei mercati potrebbe spingere nuovamente al ribasso le quotazioni.
Société Generale ha alzato la raccomandazione su Shell da ‘hold’ a ‘buy’ e il target price da 19 a 19,9 euro.
Secondo quanto riportano fonti di stampa, Ignacio Sanchez Galan, il presidente e amministratore delegato di Iberdrola, è stato dichiarato sospettato da un tribunale spagnolo che sta conducendo un’indagine penale sullo spionaggio aziendale.