La Banca Europea per gli Investimenti (BEI) e Intesa Sanpaolo hanno perfezionato un accordo che permetterà di attivare oltre 18 miliardi di nuova liquidità a favore delle PMI italiane per fare fronte alla sfida della ripresa post Covid-19.
Si tratta della prima operazione in Italia a supporto di operazioni di factoring (sconto crediti commerciali) basata sul Fondo pan-europeo di garanzia (Feg), uno degli strumenti messi in campo dall’UE per fronteggiare gli effetti della pandemia.
Per l’ammontare della liquidità che arriverà alle imprese è la più grande operazione sostenuta dal Feg in tutta l’Unione Europea.L’operazione consente di fornire nuova liquidità alle imprese, finanziandone il capitale circolante attraverso i prodotti del reverse factoring e del confirming, specificatamente dedicati alle filiere.
Le imprese partecipanti alle singole filiere hanno l’opportunità di incassare anticipatamente i propri crediti commerciali o dilazionare il pagamento dei propri debiti commerciali tramite l’intervento della banca.
Secondo le stime di Intesa Sanpaolo, saranno interessate in totale oltre 50.000 PMI e circa 150 tra grandi e medie aziende nel triennio.
La garanzia della BEI vale 750 milioni e coprirà il 65% di un portafoglio di linee confirming verso i grandi debitori, costituiti principalmente da imprese di grandi e medie dimensioni.
La garanzia Feg servirà invece a ridurre l’impatto di queste operazioni sui ratio patrimoniali della banca, liberando così capitale ai fini regolatori.
Stefano Barrese, responsabile divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, ha commentato: “Per facilitare il rilancio del nostro sistema produttivo è fondamentale supportare lo sviluppo e l’economia delle filiere. Questo accordo, che è il primo a livello italiano a supporto delle operazioni di factoring, conferma il ruolo centrale di Intesa Sanpaolo come banca per le PMI e, in particolare, la nostra leadership nel factoring”.